Bombe israeliane in scadenza come le mozzarelle
Sto iniziando a scrivere queste righe quando in Libano sono le ore 18:00 di martedì 26 novembre.
I media internazionali concordano nell’affermare che tra quattro ore, cioè alle ore 22:oo locali, la Francia e gli Usa congiuntamente dovrebbero confermare l’accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Libano, accordo che entrerebbe in vigore domani 27 novembre alle ore 10:00 locali.
Ciò nonostante dalla mattinata di oggi sono in corso senza soluzione di continuità massicci bombardamenti su Beirut da parte delle IDF che avrebbero diffuso l’ordine di evacuazione per la popolazione del centro e della periferia meridionale di Beirut.
Ai governi delle demoipocrisie occidentali, creduloni e sempre pronti a solidarizzare con Israele, Netanyahu potrebbe raccontare, forse, che avendo ricevuto dagli USA una partita di bombe con scadenza troppo ravvicinata (ndr: più o meno come le mozzarelle) quella di oggi era l’ultima occasione per poterle far fuori.
Intanto a Gaza, dove non si intravede uno spiraglio di tregua, nel pomeriggio le IDF hanno bombardata una scuola che ospitava migliaia di sfollati, uccidendo almeno una quindicina di donne e bambini e ferendone una trentina.
E vai!!! Avanti così!!!