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Formula 1, a Barcellona è iniziato il secondo test di prove: per Binotto la Ferrari non è veloce come aveva sperato

Questo mercoledì è iniziata sulla pisa di Barcellona la prima delle tre giornate del secondo test per la messa a punto delle vetture di Formula 1 prima dell'inizio della stagione 2020.

Una giornata interlocutoria, quella odierna, dove le scuderie hanno pensato soprattutto a testare l'affidabilità delle vetture. Il più veloce è stato Robert Kubica che su Alfa Romeo ha fatto segnare un tempo sotto l'1:17, più veloce della Red Bull di Verstappen e della Racing point di Perez.

Quindi, visto che dell'ultima diavoleria della Mercedes se ne è già parlato a sufficienza, oggi è interessante riportare le più recenti dichiarazioni del team principal della Ferrari, Mattia Binotto, che non lasciano molte speranze ai tifosi, almeno per i primi gran premi:

"Riteniamo di non essere l'auto più veloce al momento e in base ai tempi sul giro, all'inizio della stagione saremo dietro" ha detto Binotto, senza specificare a chi... oltre alla Mercedes, da lui definita "impressionante" e finora "la scuderia migliore" per la facilità con cui ha ottenuto i migliori tempi sul giro nei test della scorsa settimana.

"Sappiamo esattamente dove vogliamo andare e quali siano i nostri obiettivi", ha poi aggiunto. "Siamo molto concentrati. I test invernali potrebbero non mostrare il giusto livello di prestazioni ed è molto presto per giudicare. La stagione è molto lunga.

L'auto di questa stagione è più veloce nelle curve e più lenta nei rettilinei, l'obiettivo prefissato quando abbiamo progettato questa vettura. Lo scorso anno nelle curve eravamo troppo lenti, e per questo abbiamo cercato di ridurre il carico aerodinamico per andare il più veloce possibile, ma ora stiamo un po' pagando il risultato in rettilineo. Inoltre, in termini di equilibrio generale, nelle curve a bassa velocità c'è qualcosa che dobbiamo migliorare".

È stato sincero Binotto, oppure la Ferrari sta facendo pretattica? I tempi sul giro nei test pre-stagionali sono indicatori inaffidabili, perché è impossibile conoscere lo stato delle vetture che i team mettono in pista, poiché, ad esempio, carburante e mappatura del motore sono fattori fondamentali nel determinare la velocità sul giro. 

Autore Manolo Serafini
Categoria Sport
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