"Se diciamo che non possiamo espellere nessuno, se qualcuno di questi dodici clandestini portati in Albania e rientrati in Italia domani commettesse un reato, rapinasse, stuprasse, uccidesse qualcuno, chi ne paga le conseguenze? Il magistrato che li ha riportati nel nostro Paese?"

Questa e altre "bestialità" (anche se ci siamo abituati) è ciò che ha detto il ministro da bar dello sport, Matteo Salvini in un comizio durato 4 minuti andato in onda ieri sera sul Tg1 delle 20.

Non che dobbiamo stupirci se un regime utilizza militarmente i mezzi di comunicazione per promuovere la propria propaganda... specialmente in Italia, visto che il primo a farlo è stato il regime fascista, però che lo faccia in maniera tanto smaccata su una televisione che si dice pubblica ed è finanziata anche con il canone obbligatorio di tutti gli italiani va oltre ogni limite.

Due le questioni sul tavolo. La prima è relativa alla propaganda. Per spiegare la gravità di quanto accaduto, questo è il comunicato dell'USIGRai:

"Inaccettabile che l'informazione del servizio pubblico si trasformi in propaganda. Condividiamo totalmente quanto scritto dal Cdr del Tg1: l'intervista di oltre 4 minuti al ministro Salvini lede uno dei principi alla base del giornalismo: l'equidistanza tra i soggetti di cui siamo chiamati ad occuparci.Ancora una volta, come denunciato in un comunicato nell'assemblea dei Cdr della Rai lo scorso 17 aprile, il servizio pubblico diventa megafono dei partiti. Quell'intervento in diretta del ministro non è informazione, ma propaganda..È evidente che il governo - e in particolare il partito del ministro delle Infrastrutture - non voglia una Rai autorevole e indipendente. Spostare una parte del canone, sempre più consistente, in fiscalità generale vuol dire mettere il guinzaglio all'azienda che da servizio pubblico diventa di fatto una tv di Stato, soggetta ai diktat dell'esecutivo: dalle nomine alle disastrose scelte di palinsesto di questi giorni, fino alla linea editoriale dei tg. Esattamente l'opposto dei principi sanciti dall'European Media Freedom Act che presto sarà legge".

Stabilito questo, passiamo alle bestialità comunicative dette da Salvini nel suo comizio andato in onda ieri sera a supporto delle ultime bestialità messe ìn atto dal governo di cui fa parte. Ecco come la deputata di AVS, Piccolotti, toglie il velo alle menzogne di Giorgia Meloni e dei suoi ministri... oltre che dell'accozzaglia di presunti giornalisti che supporta l'attuale circo che indegnamente occupa Palazzo Chigi:

"Che il Tribubale non avrebbe convalidato il trattenimento dei 16 migranti portati in Albania lo sapevano tutti i giuristi italiani e lo sapeva quindi bene anche Giorgia Meloni.Pensare che sia una completa sprovveduta è semplicemente ridicolo. Meloni sapeva e ha utilizzato l'argomento per indirizzare il dibattito pubblico affinché fosse funzionale alla campagna elettorale della destra. Basta guardare ai fatti e alla loro cronologia per capirlo.Il Governo aveva infatti stabilito a Maggio che i viaggi verso l'Albania dovevano essere operati da traghetti civili presi a noleggio. Alla settimana scorsa le procedure per quest'appalto non erano ancora state completate e anche il centro in Albania era, ed è ancora, per larga parte un cantiere. La Presidente Meloni, in quelle stesse ore alle prese con la nuova legge finanziaria, ha forzato i tempi per costruire un diversivo teso ad occultare l'inevitabile strascico di polemiche sui mancati risultati in tema di pensioni, sanità, tasse, crescita dei salari e istruzione.Un largo dibattito su questi temi avrebbe infatti costretto il Governo in difesa proprio durante le ultime due settimane della campagna elettorale ligure e all'apertura di quelle per Emilia Romagna e Umbria.Sarà per questo che stranamente nella notte di domenica 13 ottobre la Presidente del Consiglio Meloni si è presa la briga di rispondere ad un tweet di Seawatch accendendo i riflettori sul tema dell'immigrazione?E sarà per questo che si è decisa di non aspettare la conclusione delle gare d'appalto per i traghetti, di non attendere la chiusura del cantiere in Albania e di far partire lo stesso i primi migranti proprio il giorno in cui a Palazzo Chigi si approvava la legge finanziaria, a bordo di quel che c'era, cioè di una nave militare costosa e del tutto inadeguata?La verità è che Giorgia Meloni probabilmente non soltanto era consapevole di violare delle norme imperative di carattere internazionale ma lo ha fatto anche per generare, sulla pelle di persone innocenti, un diversivo, di cui fanno parte anche i toni folli degli attacchi all'indipendenza della magistratura, affinché la maggioranza della popolazione non venisse efficacemente informata sulla legge Fornero, che non è stata abolita bensì rafforzata, sulla sanità pubblica, che non è stata adeguatamente finanziata, sulle tasse, che potranno soltanto crescere mentre gli stipendi continueranno a perdere potere d'acquisto.Per queste ragioni domani mattina depositerò, insieme alla collega Ghirra che è appena tornata dall'ispezione al centro di Gjader, un'interrogazione al Ministro Piantedosi affinché spieghi quali siano le inderogabili ragioni che hanno portato alla decisione di utilizzare con urgenza una nave militare per il trasporto dei migranti invece di aspettare, com'era stato previsto dal Governo stesso, il noleggio dei traghetti e la chiusura dei lavori per la costruzione dei centri".

In pratica, gli italiani sono delle allodole che si fanno attrarre dallo specchietto di Meloni che cerca così di distrarli dai veri problemi. In pratica gli italiani si stanno facendo prendere per il ... naso da degli scappati di casa che vivono solo per i benefici che consente loro occupare posizioni di potere, pur non avendo titoli e meriti per occuparle. Questa è la drammatica realtà di questi tempi.



Nel dettaglio. Bestialità secondo Treccani: Cosa bestiale, sproposito grosso in atti o parole: non dire b.!; temo d'aver fatto una bestialità. Poco com. in senso astratto, stolidezza, stupidità: bestialità è la nostra se così crediamo (Boccaccio).