"Abbiamo trovato dei punti d'incontro, ci sono stati passi avanti in materia di salute, ambiente e anche lavoro", ha detto la ministra per gli Affari Regionali Erika Stefani a conclusione dell'ennesimo vertice sulle Autonomie, che si è tenuto nel pomeriggio di lunedì tra Lega e 5 Stelle con il premier Conte nel suo ruolo di "mediatore".
Vertice, va ricordato, cui non ha però partecipato Luigi Di Maio, impegnato in giro per l'Italia ad incontrare gli attivisti 5 Stelle... di per sé una notizia, perché ciò farebbe intendere che ancora ve ne sia l'esistenza.
Ma tornando al tema autonomie, tanti sono stati oggi i passi avanti che, nuovamente, nella mattina di giovedì è previsto un nuovo vertice e mai è stato così vicino l'accordo tra le due forze politiche che la ministra Stefani, a chi lo ha chiesto, non è stata in grado di fornire date certe, assicurando però che si andrà avanti ad oltranza, finché l'intesa non verrà chiusa... in fondo mancano ancora 4 anni alla fine della legislatura.
Quello che era il nodo principale dell'incontro odierno, l'istruzione, è rimasto da risolvere. Ciò che non convince i 5 Stelle è l'assunzione diretta dei docenti e i concorsi regionali che rischierebbero di dar vita a scuole di serie A, B e C con possibili rilevanze di incostituzionalità in relazione all'articolo 12 che, all'interno del progetto di legge, prende in esame la norma.