Marcolin: “McTominay può fare la differenza al Castellani. Il Napoli deve stare attento all’estero di Colombo”

Dario Marcolin parla a Marte Sport Live: “Nella partita in casa dell‘Empoli, in chiave Napoli, McTominay potrebbe fare la differenza. L’ex Manchester United oggi mi suscita più curiosità di tutti e mostra grande decisione sotto porta, perché fa il centrocampista e l’attaccante. Ha grande fisicità dentro l’area di testa: queste tre componenti possono sorprendere. Nell’Empoli, Colombo è il giocatore più estroso: un difensore non sa mai cosa aspettarsi da lui, perché può fare scarico come concludere, e questa sua dote di non dare letture agli avversari può rappresentare sicuramente un’insidia. L’Empoli è una squadra che ha gamba, è giovane, ha entusiasmo e non ha ancora preso gol in casa. Fattori interessanti, il problema che può avere il Napoli può essere quello di sbilanciarsi per cercare di vincere, prestando il fianco alla loro capacità di incidere in contropiede, come è capitato nella vittoria dei toscani contro la Roma. Per questo la parola d’ordine in casa azzurra dovrà essere equilibrio. L’assenza di Lobotka pesa, tornando a fare il play basso era tornato quello di due anni fa, però Gilmour ha le sue caratteristiche e il Napoli avrà lo stesso atteggiamento di sempre. La giornata sembra favorevole al Napoli in attesa degli scontri diretti? Con le prossime tre gare il Napoli chiuderà la serie di prime 10 giornate in cui ha avuto solo lo scontro diretto con la Juve e chiuderà con il Milan, sfruttare questa scia, non avendo le coppe, per continuare a essere in testa non sarebbe di poco conto. Del resto il pericolo per le altre di serie A è certamente il Napoli. Anche perché c’è Conte in Italia non è mai finito terzo, ha vinto o è arrivato secondo. Conte sa gestire il lavoro di chi sta in testa alla classifica, sia dal punto di vista delle motivazioni che anche della comunicazione. In quanto a sbavature di atteggiamento a Empoli possiamo stare sicuri, lui non le consente”.


Conte: “Troppa esaltazione durante la sosta, con l’Empoli la partita della vita. Il mio Napoli deve saper soffrire”

Antonio Conte parla prima della sfida con l’Empoli.

A che punto è il Napoli?“Siamo ancora con il cartello lavori in corso. Non potrebbe essere altrimenti dopo soli tre mesi. Siamo in una fase di ricostruzione. C’è sicuramente la soddisfazione di come stiamo lavorando: lo stiamo facendo tanto e bene. Abbiamo un gruppo di ragazzi che vuole lavorare. Bisogna seguire la strada e da questo punto di vista, ho giocatori davvero disponibili e hanno voglia di fare questo percorso. Nei momenti difficili dovremmo essere forti a proseguirlo. Quando le cose vanno bene, è molto più semplice, ma ci saranno situazioni in cui dovremmo essere bravi a reagire”.

Come uscite dalla sosta. Qual è la situazione degli infortunati?“Ho percepito troppa esaltazione durante la sosta. Fortunatamente torniamo a giocare. Credo ci sia stata un’esaltazione esagerata. Abbiamo giocato soltanto sette giornate. Ci fa piacere riprendere da quella posizione di classifica. Ma è ancora corta, nel giro di 4 punti sono racchiuse tante squadre. Dovremmo essere bravi a ripartire. Abbiamo qualche intoppo. Lobotka è tornato con un problema al flessore: non è gravissimo, ma bisognerà affrontare un recupero e fare delle valutazioni. Dispiace perché si stava esprimendo a livelli molto alti, sarà l’occasione giusta per vedere Gilmour. L’ho detto più volte: lo stavo penalizzando per quello che vedevo in allenamento. In questo siamo sereni, le grandi squadre hanno il doppio titolare. E’ un percorso che abbiamo appena iniziato. Dietro Lobotka, c’è un giocatore forte. Speriamo che Lobo recuperi quanto prima, ma c’è grande fiducia in Gilmour”.

Ha studiato qualcosa in particolare per mettere in difficoltà l’Empoli?“L’Empoli ha incassato la prima sconfitta contro la Lazio e nei minuti finali. E’ una squadra molto organizzata e ha giocatori interessanti. Il presidente Corsi è lungimirante e ha creato un qualcosa di sostenibile e mette in difficoltà gli avversari. Storicamente Empoli è sempre stato un campo molto difficile per il Napoli. La storia va rispettata, ma dobbiamo scrivere pagine differenti. C’è un allenatore bravo che è un grande amico come Roberto D’Aversa. Sono contento che si stia togliendo soddisfazioni, noi dobbiamo stare molto attenti. Serve organizzazione e spirito di sacrificio”.

Questo è un ciclo verità per il Napoli?“Chi mi conosce sa benissimo, sa che io non guardo oltre la prima partita. Sto pensando soltanto all’Empoli che sarà una sfida dura. Chi guarda in maniera distaccata, è molto superficiale e leggero nel definire le prossime due gare molto facili. Quella con l’Empoli sarà la partita della vita. Non si vince sulla carta, ma sul campo. Poi penseremo al prossimo avversario. Finora abbiamo sempre affrontato difficoltà. Tireremo le somme soltanto quando arriveremo alla prossima sosta, ma è prematuro affrontare questi discorsi”.

Come sta vivendo la pressione positiva del primato in classifica?“La vivo come una responsabilità. Questo è fuori dubbio. Ho una precisa responsabilità: devo riportare il Napoli a costruire una squadra solida che possa avere l’ambizione ogni anno di lottare per qualcosa di importante. Questa è la pressione che sento. Ovviamente i tifosi mi chiedono lo scudetto, io rispondo che ci vuole pazienza. Le vittorie si costruiscono e non si inventano. Io mi prendo la responsabilità di costruire qualcosa dalle fondamenta solide. Per il resto ci vuole pazienza. Voglio rendere orgogliosi i nostri tifosi”.

Quanto sarà importante la sfida di domani?“Partiamo da un presupposto, le squadre vincenti sanno sporcarsi le mani e sono capaci pure di essere camaleontiche. Le big sanno gestire pure le giornate no. Per questo motivo io parlo di percorso. Dovremmo essere bravi a soffrire contro l’Empoli: chi non lo sa fare, oppure non è abituato, non diventerà mai un vincente. La sofferenza fa parte della vittoria.  Non tollererei domani se non ci fosse spirito di sacrificio”.

Come sta Olivera?“E’ rientrato e ha fatto il primo allenamento con noi. E’ un po’ affaticato dall’impegno con l’Uruguay. Ha preso tre aerei, non sappiamo mai quando torna. Avremo ancora domani per fare le valutazioni, ma abbiamo alternative valide”.

Cosa può dare Gilmour?“Io alleno tutti sia nella fase di possesso che in quella difensiva. Billy sa quello che deve fare. A livello di organizzazione e calcistico, cambia poco. Le caratteristiche di Billy sono molto simili a quelle di Lobotka. Senza Gilmour sarebbe stata diversa la situazione, Un sostituto di Lobotka è stata una delle nostre priorità: per questo abbiamo preso Billy”.

Neres può sostituire più Kvaratskhelia o Politano?“Dopo un mese è un altro giocatore. Quando sei sul mercato, non ti alleni mai bene. Oggi Neres mi mette in difficoltà, non lo nego. In questo momento il dilemma è con Kvaratskhelia, per una questione di caratteristiche. L’equilibrio è sempre alla base di tutto, rispetto ad un mese fa Neres mi fa sentire più forte e so che oggi sarebbe pronto per giocare dal primo minuto. Creare queste situazioni dovrà essere il nostro obiettivo in futuro. L’obiettivo è incrementare la concorrenza: se mi viene un po’ di mal di pancia, c’è un altro dietro che spinge per giocare. Questo è l’impegno che ho preso con il presidente e con tutta Napoli”.

Come sta Meret?“E’ prossimo al rientro, ma ci sono troppi rischi con l’Empoli. Non vedo il motivo di farlo. Caprile sta facendo comunque bene, è un portiere su cui possiamo contare. Perché dobbiamo accorciare i tempi di recupero? Non ha senso. Sarà pronto per il Lecce”.

Lukaku ha ritrovato la migliore condizione?“E’ molto concentrato, è molto focalizzato sull’obiettivo. Avverte grande responsabilità, forse fin troppo. Adesso inizia a stare bene anche fisicamente. Deve avere la mente libera, le responsabilità sono mie e non sue. Deve fare gol e assist. Lui è un altruista e un generoso”.


Schwoch: “Lukaku sta trovando la forma migliore. Ha sempre reso ai massimi livelli con Conte”

Stefan Schwoch parla a Marte Sport Live: “Empoli? Grande solidità di squadra, giocatori pericolosi in ogni zona del campo, molto attenta difensivamente. Lukaku più al servizio della squadra? Lukaku ha sempre avuto la capacità di dialogare con i compagni e di far salire la squadra, ma ha sempre fatto anche tanti gol. Al momento sta ritrovando la sua migliore condizione dopo un’estate passata ad allenarsi da solo, non trovando il ritmo allenamento né quello partita che si acquisisce con gli allenamenti con i compagni. Conte poi è in grado di lucidare la sua macchina fisica al meglio, con Conte ha sempre reso ai massimi livelli. Raspadori? Ha perso minuti perché al momento Kvara e McTominay si accentrano e occupano la zona che potrebbe occupare lui. Quando giochi in una grande squadra, non hai mai la certezza del posto fisso e devi fare i conti con la possibilità di giocare pochi minuti. Può dare tanto, come ha fatto nella stagione dello scudetto”.


Fedele: “Kvara? Ha già fatto tre gol, non capisco le critiche. L’assenza di Lobotka? Gilmour mi piace tantissimo”

Enrico Fedele parla a Marte Sport Live: “Kvara sottotono? Non capisco perché venga criticato, ha già fatto tre gol, poi se si pretendono da lui due gol a partita… La posizione di’ McTominay l’ha un po’ sacrificato. Lobotka out, grande occasione per Gilmour? Dirò una cosa impopolare: Lobotka ha qualità tecniche, un modo di portare palla e fintare che lo rendono imprevedibile, ma ha poca forza fisica nei contrasti. Gilmour lo conosco bene, mi piace da morire: è un brevilineo, va nel giusto tempo in appoggio al compagno, smista la palla con velocità, ha il senso della verticalizzazione e gli piace andare a coprire le zone lasciate scoperte dalle aggressioni in avanti dei compagni. Lobotka non ha questa verticalità né la lateralità dello scozzese. Da un punto di vista della forza fisica e del contrasto, poi, non lo preferisco molto. Gilmour lo conosco bene: la tipologia è quella di Allan, ma con caratteristiche diverse: va in soccorso del compagno, pressa l’avversario ed immediatamente distribuisce la palla, subito, come faceva Demme.Quando McTominay viene avanti, ha bisogno di chi gli copra le spalle. Quando avanza Di Lorenzo, ha bisogno di un mediano che faccia movimenti di lateralità, non di profondità. Lobotka mi piace da morire, ma lascia a desiderare nella finalizzazione. Gilmour è più da fase di contenimento e smistamento: per questo, potrebbe essere una grande sorpresa. Lobotka, spesso e volentieri, fa un tocco in più”.


Braida: “Il Napoli può vincere subito lo scudetto. Conte è bravissimo. Lukaku sposta gli equilibri in serie A”

Ariedo Braida parla a Marte Sport Live: “Il Napoli di Conte già pronto per lo scudetto? Conte è bravissimo, la società è gestita in modo eccellente, la rosa è di livello. L’acquisto di Lukaku incontra il mio assoluto gradimento, il belga sposta gli equilibri e in Italia ancor di più che altrove, ancor più che in Inghilterra. Il Napoli è destinato a vincere lo scudetto, già quest’anno. Se nella vita non scegli, non sbagli: bisogna rischiare. Gli algoritmi dicono che il Napoli potrebbe non vincere? Gli algoritmi sono utili, ma non possono scegliere: non hanno né occhi né cuore. Non possiamo trascurare l’aspetto umano, e i numeri non hanno certe caratteristiche. L’Inter? Sta facendo molto bene, ha una rosa di livello altissimo, e lotterà per la vittoria dello scudetto fino all’ultimo. La Juventus? Sta dimostrando che non ha ancora trovato l’equilibrio che dia là certezze delle vittorie. Ha un allenatore che sta dando nuove idee di calcio alla squadra e i bianconeri diventeranno molto competitivi nel tempo. Napoli senza Coppe? È un vantaggio enorme, perché permette a Conte di lavorare tutta la settimana sul match di campionato. Inoltre non giocare ogni tre giorni può rappresentare senza dubbio un grande vantaggio per gli azzurri”.