La pandemia che sta flagellando il pianeta può causare una catastrofe economica e sociale le cui dimensioni sono impossibili da prevedere.

Gli squilibri già presenti nella nostra società e gli innumerevoli fenomeni di ingiustizia sociale rischiano di deflagrare ed esasperare i disagi delle categorie più esposte.

Ci si augura ovviamente che le numerose manifestazioni di ottimismo diffuse via hashtag  vengano confermate da una rinascita economica rapida e generalizzata ma i segnali non ci descrivono uno scenario futuro rassicurante.

Occorre quindi lavorare preventivamente interpretando le gravi criticità che si presenteranno già nei prossimi 60 giorni e che con tutta probabilità proseguiranno nel periodo successivo. La durata non si conosce.

La fasce di popolazione più vulnerabili e prive già in passato di riferimenti definiti ed efficienti devono oggi più che mai poter contare su organismi di garanzia capaci di assicurare presenza e rapida operatività per affrontare questo sciagurato futuro.

Per questo motivo +Cultura Accessibile, realtà leader per l’inclusione culturale delle persone disabili, ha inviato alla Presidenza del Consiglio e in particolare all’Ufficio Disabilità, un appello affinché venga istituito quanto prima un comitato di crisi per coordinare e affiancare le associazioni di categoria in questa difficile fase.

Questo organismo, nella visione dei coordinatori Stefano Pierpaoli e Daniela Trunfio, dovrà costituire  la cabina di regia per assicurare il costante e adeguato punto di riferimento per milioni di famiglie che dovranno fare i conti con la nuova realtà conseguente alla pandemia.

Come hanno sottolineato i promotori di questa iniziativa, non c’è spazio per sottovalutazioni e ritardi in un tempo che impone tempestività e capacità di intervento. I panorami frastagliati e spesso caratterizzati dall’imprecisione operativa non possono più trovare spazio e devono lasciare il posto al lavoro concreto ed efficace di figure responsabili e competenti.

Questi sono, tra gli altri, i punti cardine dell’appello recapitato all’Ufficio Disabilità della Presidenza del Consiglio e su questo grido di allarme ci si augura possa determinarsi un percorso di impegno e di responsabilità per non lasciare indietro nessuno.