Si arricchisce di ulteriori particolari e nuovi episodi la diatriba sulla zona rossa in Lombardia, innescata dalla giunta regionale leghista che ha accusato di incompetenza CTS e ISS per aver inserito la regione in fascia rossa quando i numeri del contagio dicevano tutt'altro.

Domenica, sulla vicenda era intervenuto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, con questa dichiarazione:

"Buttare in rissa la questione sull’RT lombardo certamente contribuisce a non far emergere la verità. E i cittadini lombardi, questa volta più che mai, hanno diritto di sapere come stanno le cose.Ma una cosa è chiara. Il sistema è collaudato, essendo in funzione da mesi, una sola Regione (la Lombardia per l’appunto) sostiene che l’algoritmo di compilazione ha una falla mentre per tutte le altre Regioni ha sempre funzionato senza problemi.Possibile che ci abbia visto giusto solo la nostra Regione? La cosa più semplice per chiudere la questione è che la Regione Lombardia faccia vedere i dati.Il calcolo dell’RT è un fatto eminentemente tecnico, non politico!"

Le parole di Sala non sono andate giù al presidente della regione, Attilio Fontana, che poco dopo ha risposto così: 

"I dati di Regione Lombardia sono pubblici e il sindaco Beppe Sala lo sa benissimo.Gli uomini del suo Governo, dopo che abbiamo fatto ricorso al Tar e segnalato anomalie sull’algoritmo dell’Istituto Superiore di Sanità che calcola l’Rt, ci hanno chiesto di integrare i dati già inviati e non modificati con ulteriori specifiche che non fanno parte delle richieste standard. E, come per magia, il rosso è diventato arancione, se non giallo.Al contempo, la richiesta del Ministero si è trasformata in una "rettifica" della Regione, evidentemente per gettare l'errore sugli altri.Se Beppe Sala vuole sapere perché l'errore sia stato riscontrato solo per la Lombardia, faccia richiesta al Ministero, a noi non è dato di sapere di un algoritmo segreto che hanno e usano solo a Roma. Magari a lui rispondono".

Ma a smentire Fontana è poi intervenuto un servizio del  tg3 in cui si diceva tutt'altro:

Il tg3, infatti, ha mostrato una mail del 19 gennaio inviata dal direttore generale del welfare della Lombardia, Marco Trivelli al direttore dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro in cui, in sostanza, evidenzia un precedente errore nella trasmissione de dati: "Con la presente, a seguito delle odierne interlocuzioni, si richiede che venga eseguito un calcolo dell’indice RT Sintomi recependo le modifiche definite a livello tecnico relative al conteggio dei pazienti guariti e deceduti". 

Nessuna replica, per il momento, da parte di Fontana. In compenso, il Partito democratico ha commentato la vicenda in questi termini:

"Sulla zona rossa e l’invio dei dati all’Istituto Superiore di Sanità Fontana e Moratti hanno mentito in modo spudorato. È l'ennesima brutta pagina della gestione Fontana, che ha reso ancora più evidenti le falle di un sistema che ha portato Regione Lombardia a un pericoloso declino.Matteo Salvini ha dichiarato che i cittadini lombardi sono rimasti chiusi in casa a causa di dati e valutazioni sbagliate del Governo, definendolo un sequestro di massa.Ma oggi è chiaro che l’errore è stato della Regione, che ha inviato dati sbagliati o incompleti che ha dovuto poi rettificare. L’indice RT è infatti crollato da 1,4 a 0,8.Ora la giunta deve riparare ai danni, morali ed economici, causati ai cittadini e alle attività economiche che sono rimasti chiusi. Regione Lombardia non è spacciata, soltanto merita una guida competente e capace, che sia in grado di gestire con serietà e senza confusione la lotta contro la pandemia e il rilancio della nostra economia.Fontana e la sua giunta se ne vadano, per salvare la Lombardia bisogna cambiare chi la governa. (Vinicio Peluffo)"

In compenso, l'Ansa riporta una iniziativa dei presidenti di regione della Lega che oggi hanno chiesto al Governo di cambiare il metodo di valutazione nell'assegnazione dei colori alle regioni in base all'andamento del contagio, in cui si dichiara che 

"Il governo non può ad ogni problema esimersi da responsabilità e incolpare le regioni... Il sistema - sostengono i presidenti leghisti - può avere conseguenze devastanti sulla vita delle persone e sull'economia, come nel caso della Lombardia, quindi è necessario il massimo rigore nell'analisi dei dati. ... Ci aspettiamo da Conte e Speranza un atto di realismo e maturità nei confronti dei cittadini e delle istituzioni. Il clima degli insulti - proseguono - non fa bene a nessuno. Ribadiamo la volontà di una leale collaborazione su tutti i temi, dai vaccini alle misure per contrastare la diffusione del virus ma ci aspettiamo dall'esecutivo lo stesso spirito e volontà per il bene del Paese e di tutti i cittadini".


Morale: ma non era più semplice ammettere l'errore che incolpare gli altri per evitare figuracce?