"XIX Legislatura, pronti alla partenza. Faremo del nostro meglio per rappresentare questo Paese con disciplina e onore. Viva l’Italia, viva la democrazia".

Il commento sopra riportato è il commento del "Sig. Matteo Renzi" alla comunicazione da lui ricevuta dalla Corte d'Appello di Firenze per la nomina a senatore nella legislatura che inizierà nei prossimi giorni.

Che cosa c'è che non va? Il fatto che nella precedente legislatura il senatore Renzi abbia ricoperto l'incarico parlamentare in modo tale che il suo alleato, Carlo Calenda, ha etichettato con un chiarissimo "mi fa orrore" il suo modo di fare politica. 

Perché?

Perché invece di promuovere, in qualità di legislatore, una legge che impedisse il conflitto d'interessi ben evidente a tutti, rappresentato dal ricoprire un incarico parlamentare in Italia e al tempo stesso fare il lobbista/consulente per un altro Paese, il senatore Renzi dichiarava a giornali e tv che tale attività era compatibile con la carica di senatore perché non c'era una legge a vietarla.

Ora, secondo lui, sarebbe questo il modo di rappresentare l'Italia con disciplina e onore? 

Disciplina e onore avrebbero richiesto che lui presentasse un progetto di legge per colmare un vuoto normativo e non che lui andasse in giro a dire (implicitamente) che ciò che è vietato in qualsiasi altro Paese, "io lo faccio e lo posso fare perché non c'è una legge che me lo vieti". 

E secondo Renzi, uno che ha la sfacciataggine di avere simili comportamenti dovrebbe rappresentare in Parlamento gli interessi di chi lo ha votato e fare gli interessi dell'Italia?

E secondo Renzi sarebbe questa l'etica necessaria a ricoprire un incarico parlamentare con disciplina e onore come richiede la Costituzione?