A sorpresa, il segretario di Stato americano Antony Blinken, questa  domenica, senza preavviso, si è recato nella Cisgiordania occupata, dove ha incontrato il presidente palestinese Mahmoud Abbas

Così l'agenzia stampa Wafa ha riassunto l'incontro avvenuto a Ramallah, dove Blinken ha ricevuto questa accoglienza...

Il presidente Mahmoud Abbas ha incontrato il segretario di Stato americano Antony Blinken a Ramallah. Durante l'incontro, il Presidente ha chiesto la cessazione immediata della devastante guerra israeliana contro Gaza e ha sollecitato la rapida fornitura di aiuti umanitari, comprese forniture mediche, cibo, acqua, elettricità e carburante, all'enclave devastata dalla guerra.Il presidente Abbas ha dichiarato: "Ci incontriamo di nuovo in circostanze estremamente difficili e non ci sono parole per descrivere la guerra genocida e la distruzione che il nostro popolo palestinese a Gaza sta sopportando per mano della macchina bellica israeliana, senza riguardo per il diritto internazionale. Come possiamo rimanere in silenzio quando diecimila palestinesi, tra cui quattromila bambini, sono stati uccisi, decine di migliaia sono rimasti feriti, e quando decine di migliaia di case, infrastrutture, ospedali, rifugi e riserve d'acqua sono stati distrutti?"Il presidente Abbas ha messo ancora una volta in guardia contro lo sfollamento forzato del popolo palestinese da Gaza, Cisgiordania o Gerusalemme, sottolineando il totale rifiuto di questo scenario.Ha inoltre sottolineato la spaventosa situazione in Cisgiordania e a Gerusalemme, dove si verificano uccisioni, assalti a terre, persone e luoghi santi per mano delle forze di occupazione israeliane e dei coloni estremisti che si impegnano nella pulizia etnica, nella discriminazione... fino all'esproprio dei fondi fiscali destinati ai palestinesi.Il presidente Abbas ha ritenuto le autorità di occupazione israeliane pienamente responsabili di ciò che sta accadendo sul terreno, sottolineando che "le soluzioni militari e di sicurezza non porteranno sicurezza in Israele". Ha invitato Israele "a fermare immediatamente questi crimini".Il Presidente ha ribadito che "la vera sicurezza e la pace possono essere raggiunte solo ponendo fine all'occupazione israeliana del territorio palestinese, con Gerusalemme Est come capitale, sulla base dei confini del 1967".Il presidente Abbas ha riaffermato che la Striscia di Gaza è parte integrante dello Stato di Palestina. Ha detto a questo proposito: "Ci assumeremo pienamente le nostre responsabilità nel quadro di una soluzione politica globale che includa tutta la Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, e la Striscia di Gaza".Ha inoltre sottolineato che l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) è l'unico rappresentante legittimo del popolo palestinese e ha autorità su tutte le questioni riguardanti il ​​popolo palestinese.

L'incontro, è stato preceduto dall'ennesimo crimine dello Stato ebraico che ha causato l'ennesimo eccidio di civili in alcuni campi profughi di Gaza.


Per avere un'idea della "moralità" del democratico Stato di Israele, queste le dichiarazioni odierne, espresse in una intervista, di uno dei ministri in carica del governo Netanyahu...

Amichai Eliyahu, ministro per il patrimonio culturale e membro del partito Otzma Yehudit guidato da Itamar Ben Gvir, ha suggerito di sganciare una bomba nucleare sulla Striscia di Gaza, come una delle possibilità per concludere il conflitto in atto, anche se potrebbe distruggere delle città israeliane. Eliyahu ha detto che tale possibilità è una delle opzioni", aggiungendo: "Non forniremo aiuti umanitari ai nazisti. Non esiste la non-interferenza a Gaza".

Alla domanda sulla sorte dei prigionieri ebrei a Gaza. Eliyahu  ha detto che le loro vite non sono più preziose della vita dei soldati".

Il primo ministro israeliano Netanyahu si è però sentito in dovere di intervenire su quanto affermato dal suo ministro, dichiarando che le sue parole sono disconnesse dalla realtà. Successivamente, il leader del maggior partito di opposizione alla Knesset, Yair Lapid, ha invitato Netanyahu a togliere l'incarico di ministro a Eliyahu che, a dire il vero, ha espresso un parere già in precedenza formulato dall'ex parlamentare Moshe Feiglin e, lo scorso 11 ottobre, dal membro della Knesset, Tali Gottliff, quando ha invitato l'esercito israeliano a "utilizzare armi nucleari" a Gaza, in risposta all'attacco di Hamas.

Nei commenti degli israeliani, la preoccupazione per tale suggerimento è relativo alla ricaduta di immagine per Israele a livello internazionale (come se già  adesso ci sia qualcosa da salvare) e alla sorte degli ostaggi...