Draghi nel pomeriggio di mercoledì ha ricevuto i sindacati a Palazzo Chigi per anticipare loro la decisione che il CdM prenderà nella riunione di giovedì con un decreto che, a partire da metà ottobre, estenderà l'obbligo del green pass a tutti i dipendenti, sia pubblici che privati, prevedendo sanzioni per chi entri al lavoro per più giorni consecutivi senza averlo.

Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha riassunto i contenuti dell'incontro, che solo parzialmente può aver soddisfatto i rappresentanti delle parti sociali che chiedevano una legge che imponga l'obbligo vaccinale:

"Abbiamo chiesto al governo di inserire la gratuità nel provvedimento: non si può pagare per andare a lavorare. La strada migliore è l'obbligo vaccinale, ma l'esecutivo non prevede questa scelta.Abbiamo ribadito al governo che la strada migliore è arrivare a un provvedimento legislativo di obbligo vaccinale, così come prevede la Costituzione e come impone la situazione sanitaria che stiamo vivendo. Stiamo stati informati che la discussione nell'esecutivo per ora non prevede questa scelta, se non per alcune attività che l'hanno già resa obbligatoria, come la sanità.L'esecutivo intende obbligatorio il green pass per tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati. Per ora, vista la necessità dei tamponi, noi abbiamo ribadito che devono essere gratuiti, le persone non possono pagare per lavorare: perché di questo si tratta, lavoro, non è un tampone per andare al cinema o allo stadio. Non chiediamo la gratuità per tutti, naturalmente, ma chi si reca nel luogo di lavoro non va messo nella condizione di pagare.Visto che l'emergenza dura fino a fine anno, abbiamo chiesto al governo che nel provvedimento ci sia la possibilità del tampone gratis per il mondo del lavoro, una misura che possa avere anche carattere temporaneo, legata all'entrata in vigore del nuovo regime. Se non c'è obbligo vaccinale, ma la richiesta di consenso, allora gli strumenti non si possono pagare".

Nella riunione è stato trattato anche il problema del trattamento economico in quarantena che attualmente non viene riconosciuto ai lavoratori. Poi si è discusso anche della necessità di un confronto anche sulle morti sul lavoro, dopo tre decessi avvenuti anche oggi. Inoltre, sulle scelte che il governo farà in legge di bilancio, su pensioni e ammortizzatori, i sindacati hanno chiesto di avere la possibilità di poterle discutere... insieme a quelle sulle nuove politiche industriali e agli investimenti da fare sul Pnrr. 



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