Due israeliani, un bambino di sei anni e un uomo di 20 anni, sono stati uccisi in un attacco terroristico portato con un'auto che sarebbe stata diretta volontariamente contro una fermata dell'autobus nella Gerusalemme est occupata, nei pressi dell'insediamento di Ramot.
Secondo la polizia israeliana il conducente, un palestinese di 31 anni di Gerusalemme est, è stato "neutralizzato sul posto", termine più elegante rispetto a giustiziato. Cinque le persone rimaste ferite.
Le immagini del luogo dell'incidente, nella periferia settentrionale di Gerusalemme, mostrano una Mazda blu con il frontale accartocciato, sotto una pensilina di una fermata dell'autobus.
Secondo i media palestinesi che riportano quanto dichiarato dai familiari di Hussein Khaled Qaraqe, questo era il suo nome, l'uomo è stato ucciso all'incrocio di Nabi Samuel dopo che i coloni israeliani avevano aperto il fuoco contro di lui, ferendolo, mentre stava semplicemente guidando l'auto.
Qaraqe, residente nel quartiere di Al-Isawiya, era sposato e padre di due figli! Il classico identikit del terrorista.
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— Silwanic (@Silwanic1) February 10, 2023
اطلاق المستوطنين النار من مسافة صفر باتجاه الشهيد حسين قراقع بحجة تنفيذه عملية دهس في منطقة راموت#Video
Settlers shoot the Martyr Hussein Karaqe’ from zero distance under the pretext of carrying out a ramming attack in the area of Nabi Samuel “Ramot settlement” pic.twitter.com/0gyMZ51ZBi
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha deciso di "sigillare e demolire la casa del terrorista", ha dichiarato in una nota il suo portavoce.
Con l'uccisione di Qaraqe sale a 45 il numero di palestinesi uccisi dalle forze di occupazione israeliane dall'inizio dell'anno, compresi 9 bambini.
Dopo il presunto attacco terroristico, il fanatico e pericoloso integralista nominato ministro della sicurezza nazionale del governo israeliano, Itamar Ben Gvir, ha dichiarato di aver incaricato la polizia di prepararsi per un'importante operazione a Gerusalemme est, a partire da domenica, "per sradicare i nidi del terrore e raggiungere i terroristi nelle loro case".
Il ministro non ha chiarito modalità e limiti dell'operazione, ma va ricordato che interventi su larga scala simili a quello annunciato - come riporta la stampa israeliana - richiedono l'approvazione governativa (dopo attenta valutazione) e non del solo Ben Gvir.