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Ecco che cosa Trump non sa o fa finta di non sapere sul coronavirus

Trump, domenica, è andato a far visita ai suoi sostenitori che si erano "accalcati" all'ingresso del Walter Reed Medical Center dove è ricoverato, per ringraziarli del loro supporto. Un'evidente dimostrazione che le sue condizioni di salute sono migliorate.

Del resto, i medici che lo hanno in cura hanno dichiarato che già lunedì potrebbe essere dimesso, nonostante in alcuni momenti, nei giorni scorsi, abbia dovuto far ricorso all'ossigeno per poter respirare normalmente.

Adesso, sue parole, Trump dice di essere rimasto colpito dall'ospedale che lo ha curato e di saper tutto sul coronavirus, anche se forse qualcosa ancora gli è sfuggito, soprattutto in relazione al suo stato di salute e a come gli americani potrebbero dover affrontare la Covid.

Per quanto riguarda la prima questione, quella relativa al suo stato di salute, prima di essere guarito dalla Covid, considerando la sua età, è necessario che attenda ancora diversi giorni. Infatti, la malattia, dopo una prima fase di presunta remissione, può riprendere in modo ancor più violento... in genere dopo una settimana. Naturalmente, si augura a Trump che questo non avvenga, anche se la sua convalescenza alla Casa Bianca non è certo quella di un comune mortale, visto che il primo cittadino degli Stati Uniti ha a disposizione, in casa, un ospedale che può assisterlo in qualsiasi momento.

Per quanto riguarda la seconda questione, bisogna fare un piccolo passo indietro, ricordando quanto Trump ha detto durante il dibattito che lo ha visto confrontarsi con Biden. Ad un certo punto, Trump ha accusato il suo sfidante di essere alla mercé di Sanders e dei "socialisti" e di voler trasformare in senso socialista la gestione della sanità negli Stati Uniti. 

Biden, dal canto suo, ha negato, limitandosi a dare il suo sostegno all'Obamacare... che Trump vorrebbe smantellare con l'aiuto della corte Suprema, a cui si è rivolto presentando un documento su cui i giudici costituzionali dovranno esprimersi tra non molto.

Come Trump sia stato curato dalla Covid è noto a tutti. Meno lo è come vengono curati i suoi elettori. Chi ha un reddito molto elevato e può godere di un'assicurazione sanitaria che gli consenta di far ricorso alle migliori cure possibili, è certo che, se malato di Covid, potrà avere la stessa assistenza di cui ha goduto Trump. 

Chi non ha un reddito elevato ma comunque un'assicurazione medica, è certo che, se si ammala di Covid, potrà comunque avere un'assistenza sanitaria adeguata.

E chi non ha un reddito per pagarsi un'assicurazione medica? In quel caso ci ha pensato Trump.

Sarà curato comunque e le spese mediche saranno pagate dallo Stato... a meno che la Covid non sia la malattia prevalente. Che significa? Che se una persona, ad esempio, ha il diabete o problemi cardiaci, i quasi 100mila dollari di ospedalizzazione non saranno garantiti dallo Stato e l'ospedale fatturerà al paziente. Eppure, è ormai noto a tutti che la Covid colpisce, in modo grave, soprattutto le persone affette da altre malattie! 

Inoltre, anche se in America una persona senza assicurazione è così fortunata da essere curata gratuitamente, comunque dovrà pagare le spese dell'ambulanza per il trasporto in ospedale e le medicine necessarie durante la convalescenza... inutile dire che sono molto costose.

Così, colui che dice di voler far grande l'America, si fa curare a spese degli americani che invece devono pagarsi le cure, purché abbiano i soldi per farlo... altrimenti possono anche crepare!

Perché delle persone si scomodano per andare a supportare una persona che potrebbe danneggiarle? È una domanda a cui ancora non si riesce a dare una risposta.

Autore Federico Mattei
Categoria Esteri
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