In Corea del Sud, l'omosessualità non è considerata un reato, ma non nelle forze armate. Così, i militari colpevoli di atti omosessuali rischiano una pena massima che prevede fino a 2 anni di carcere.

I rapporti sessuali dello stesso, legali in base al diritto civile, per Seul sono considerati al pari di molestia sessuale nel codice penale militare.

Il Governo coreano aveva dichiarato nell'agosto scorso che avrebbe rivisto la legge, ma per il momento nulla è cambiato, con Human Rights Watch e mondo LGBT che invece spingono per una accelerazione.