Si allarga la protesta degli agricoltori francesi con trattori e camion che stanno bloccando molte delle principali arterie nazionali, provocando numerosi ingorghi e un incidente cha ha avuto anche una tragica conseguenza.

A Pamiers, comune a 50 Km a sud di Tolosa, alle prime ore dell'alba di martedì una donna che manifestava con il marito e la figlia adolescente, a loro volta gravemente feriti, è rimasta uccisa dopo che un auto si è lanciata contro il gruppo di dimostranti. Gli occupanti dell'auto sono stati fermati dalla polizia.

La protesta in corso è stata organizzata per fare pressione sul governo per abbassare i prezzi al consumo e ridurre le normative a protezione dell'ambiente.  La protesta degli agricoltori francesi si va a sommare a quella dei colleghi tedeschi, polacchi, romeni e olandesi, quest'ultima già in atto da tempo, in vista delle prossime elezioni europee.

La protesta francese rappresenta così la prima grande sfida per il nuovo primo ministro, Gabriel Attal, che ironicamente era stato nominato da Macron al posto di Élisabeth Borne proprio per recuperare consensi in vista delle europee, per far dimenticare agli elettori l'odiata responsabile della riforma pensionistica.

Ieri i sindacati di categoria avevano incontrato Attal, ma i contenuti del colloquio non devono esser stati di loto gradimento, tanto che nella notte nuovi convogli di trattori sono partiti per bloccare ulteriori strade, inclusa l'autostrada A7 nel sud della Francia.

La politica agricola è sempre stata una questione delicata in Francia, il più grande produttore agricolo dell'Unione Europea, dove migliaia di produttori indipendenti di carne, latticini, vino e altro, storicamente, non hanno mai esitato a scendere in piazza per far sentire le loro ragioni... anche molto duramente.
 
Per questo, all'inizio di questa settimana, il governo ha messo in pausa il progetto di legge sull'agricoltura, attualmente in discussione, affermando di voler prima ascoltare il contributo dei rappresentanti del settore. Ma i primi colloqui non sono stati positivi e la protesta si sta intensificando.

Gli agricoltori protestano per essere sommersi dalla burocrazia e per aver visto ridursi sensibilmente il loro tenore di vita. Fra le rivendicazioni principali, chiedono semplificazioni amministrative, niente ulteriori divieti sui pesticidi, stop agli aumenti del prezzo del gasolio per i trattori e i veicoli agricoli, indennizzi immediati per le calamità naturali e piena applicazione della legge per una migliore retribuzione dei lavoratori agricoli da parte di industriali e grandi distributori.



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