La Banca Centrale russa ha innalzato inaspettatamente, in data 14 settembre 2018, i tassi di interesse. La decisione è adottata per la prima volta dal 2014 ed è tesa a compensare il rischio di inflazione associato ad una valuta, come il rublo, oggi in ribasso.

Il Tasso Ufficiale di Sconto è stato portato al 7,5% dal 7,25%, in ciò eludendo le previsioni degli stessi economisti russi che avevano escluso la manovra di politica economica della Bank of Russia.

Solo due su quarantadue economisti, intervistati da Bloomberg, avevano infatti previsto il rialzo.

La governatrice della Banca Centrale, Elvira Nabiullina, ha tenuto una conferenza stampa alle 3 del pomeriggio del 14 settembre 2018 per dichiarare il rialzo. Il provvedimento è stato da lei deciso, nonostante gli appelli dei principali funzionari governativi russi.

La decisione è stata adottata anche a causa delle aspettative di inflazione tra le famiglie russe, che la banca centrale ha definito come un "pilastro" delle proprie decisioni sui tassi.

La manovra sui tassi si sta combinando con la contestuale decisione della Banca di sospendere le vendite di rubli per acquistare valuta estera.

Entrambi i provvedimenti intervengono dopo che le minacce di nuove sanzioni statunitensi hanno destabilizzato i mercati.

 

Fonte: The Moscow Times, ediz. Sept. 14 2018 - 15:09