Nel pomeriggio di domenica 4 settembre, per quattro ore, sugli Champs-Elysées le auto hanno lasciato il posto ai droni. Patrocinato dal comune, si è svolto a Parigi il primo Paris Drone Festival, al quale, secondo gli organizzatori, hanno assistito 300 mila persone, cui vanno aggiunti quelli che si sono gustati lo spettacolo in streaming.

Con la protezione di un'enorme rete di oltre 2000 metri quadrati, stesa a 8 metri di altezza lungo un percorso di 140 metri, si sono sfidati otto piloti facendo volare i loro piccoli gioielli attraverso una sequenza di ostacoli colorati.

Ma non ci si è limitati alla gara. Il Paris Drone Festival è stata anche l'occasione per allestire degli stand, in cui si sono spiegati i regolamenti per l'utilizzo dei droni e mostrate le diverse possibilità di utilizzo.

Interessante la presentazione delle poste francesi, che hanno mostrato come un drone di poco più di tre chili e mezzo possa consegnare tre chili di corrispondenza fino a 20 chilometri di distanza.

Bambini e ragazzi hanno potuto partecipare a dei corsi in cui si è spiegato come costruire e programmare un drone. E, naturalmente, a nessuno è stata negata la possibilità di provare l'emozione di pilotarne uno.

Nell'occasione il sindaco della capitale francese, Anne Hidalgo (nella foto), ha autorizzato ufficialmente la pratica del volo amatoriale dei droni, una volta al mese, all'ippodromo di Longchamp e al parco della Villette, a partire dal prossimo 18 settembre.

Per la Francia i droni sono importanti anche sotto l'aspetto strettamente economico. Il paese transalpino è leader del mercato dei droni civili, con oltre 300 mila unità vendute lo scorso anno, il triplo rispetto al 2014. Si calcola che nel 2015 il fatturato complessivo abbia raggiunto i 300 milioni di euro, di cui 60 nel settore professionale.