La parola stessa Chiesa condensa in sé, come in un punto centrale, tutta la ricchezza, la profondità, l’originalità, ma anche la verità rivelata e destinata all’umanità. Questa verità consiste nel confessare e proclamare ad ogni gente che “Dio è amore e misericordia”. Infatti, perché «la Chiesa è innanzitutto presenza come comunità confessante, colei che professa la misericordia di Dio e la proclama» (DM 13).

Si osserva che con la parola Chiesa, derivante proprio dal termine greco ekklesía - “assemblea”, si intende in primo luogo l’insieme di coloro che credono nel messaggio cristiano (Chiesa universale). Le Chiese locali, invece, sono le comunità di cristiani appartenenti alla stessa confessione religiosa (Chiesa cattolica, Chiesa evangelica, Chiesa ortodossa ecc.). La parola Chiesa indica infine anche l’edificio dedicato al culto cristiano.  Nell’affrontare l’argomento trattato, però, vale la pena soffermarsi sul significato della parola “cattolico” - l’avverbio χαθόλον, e spiegare cosa s’intende per essa.

Il relativo aggettivo più recente χαθολιχός, reso in latino con il corrispettivo catholicus o con universalis - significa ordinato o rivolto al tutto, universale. Nel greco classico, il termine cattolico, invece, è impiegato soprattutto per distinguere le proposizioni universali in opposizione a quelle individuali. Questo per dire che nel Nuovo Testamento l’aggettivo cattolico, trasformato nell’avverbio cattolicamente, viene usato una solo volta (cf. Atti 4,18) nel senso di “completamente”, “interamente”, “totalmente”.[1]

Si constata che, dal punto di vista storico, il termine stesso Chiesa cattolica fu usato per indicare la Chiesa cristiana che riconosceva il primato di autorità al vicario di Cristo, cioè al successore di san Pietro e vescovo di Roma. Ufficialmente, a partire dal 1054, nacque un’altra comunità cristiana dal cosiddetto scisma (separazione), chiamata Chiesa ortodossa oppure Chiesa ortodossa orientale in una comunione delle Chiese cristiane nazionali.

La Chiesa ortodossa e l’unica Chiesa cattolica e romana, ossia la Chiesa di stato dell’Impero romano, si divisero definitivamente fra loro. Esse, purtroppo, videro la parte orientale e quella occidentale dividersi definitivamente altrettanto come le proprie strade.[2] Occorre aggiungere ancora che ogni Chiesa cristiana considera se stessa quella ortodossa,[3] nel senso che ritiene e rivendica il diritto di aderire pienamente e correttamente ai principi della propria fede.

ks. dr Grzegorz Łydek[4]



[1] Cf. H. Küng, La Chiesa, Queriniana, Brescia 1967, p. 343.
[2] Cf. K. Algermissen, La Chiesa cattolica e le altre Chiese cristiane, p. 252.
[3] Si nota che dal greco òrthos, significa: “corretto”, “retto”.  Dòxa, invece, vuole dire “dottrina”, “opinione”. 
[4] Grzegorz Łydek, ks. dr, wykładowca teologii dogmatycznej na Wydziale Teologicznym „G. Toniolo” w Pescarze  - filia Papieskiego Uniwersytetu Laterańskiego w Rzymie. Ostatnio opublikował L’attualità dei tratti salienti del Magistero di san Giovanni Paolo II (Padova 2024), Soltanto l’amore e la misericordia di Dio sono credibili - il messaggio cristiano più bello e più affascinante (Padova 2024).