E’ uno spartito emozionale la silloge “Pentagramma di parole”, scritta da Tiziana Celano e pubblicata nella collana “I Diamanti della Poesia” dell’Aletti editore. Dove i versi si susseguono in un alternarsi tra mente e cuore, anima e musica, suscitando nel lettore l’ispirazione di esplorare il proprio mondo interiore. L’opera - annuncia l’autrice con «onore e soddisfazione» - sarà esposta nello stand della sua casa editrice, al Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma dal 15 al 19 maggio 2025, presso il Lingotto Fiere.
«Pentagramma di parole - spiega Tiziana Celano, insegnante di Lettere che vive a Venezia - rimanda a spartiti di compositori noti che generalmente ascolto (Andrea Vanzo, Tony Ann, David Garrett, Raffaele Grimaldi, Dawid Nowaczyk). La musica rappresenta la connessione tra la parola e l’anima. Proprio come su un pentagramma, anche le parole (con i versi) ci accompagnano verso un viaggio intimistico attraverso le liriche su un pentagramma di sentimenti». Poesia e musica dialogano tra loro e, pur mantenendo le loro unicità, condividono delle somiglianze. «Un tempo - racconta la poetessa - erano essenzialmente la stessa cosa. Sappiamo come L’Iliade e L’Odissea, così come tutta la poesia antica, erano accompagnate da note. Il Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi, la prima poesia scritta in italiano, era poesia in musica. In tempo di globalizzazione e di ridefinizione di tutti i canoni artistici, la poesia deve ritrovare un diverso equilibrio con le altre arti, fondendosi con esse. Sia la poesia che la musica mettono in campo i sentimenti e danno voce all’anima. La somiglianza sta nella materia comune, ossia il mondo dell’interiorità. Solo sconfinando l’una nell’altra si troverà un nuovo assetto artistico e più apprezzato dalle nuove generazioni».
Il risultato è una sorta di dialogo tra spariti e versi, che fluttuano in maniera musicale, sciolti da un preciso modello ritmico, in cui la vera forza è rappresentata dalla parola. «Molte volte basta una frase che convalida l’emozione che proviamo o che, viceversa, attacca il nostro punto debole». I versi della Celano prendono spunto dalla quotidianità e dalla musica, per poi fantasticare in un mondo infinito fatto di note e di emozioni uniche dove il tempo è infinito. «Le sue poesie - si legge nella Prefazione di Hafez Haidar, già candidato al Premio Nobel per la Letteratura, la cui traduzione del famoso libro “Le mille e una notte” è diventato un best seller -, scritte con il cuore e con l’anima, testimoniano il percorso di una donna che sogna di volare oltre le vette innevate, di una donna dalle mille albe nonostante i tanti tramonti, di una donna vivace, innamorata del verso e della vita, che considera un dono di incommensurabile valore, incanto e meraviglia, musica e danza».
Realtà e immaginazione si intrecciano nella poesia trovando il giusto equilibrio, ma lasciando sempre qualcosa di inespresso. «Perché - ne è convinta l’autrice - il lettore deve trovare la propria chiave di lettura unica. Si parte dalla mente e si arriva al cuore come un diapason dove “so-stare” in ascolto con me stesso. Ognuno di noi ha una propria frequenza, unica ed inimitabile, da trovare e da poter esternare attraverso la parola». Al primo posto di questo pentagramma di sentimenti Tiziana Celano mette l’amore. Verso sé stessi, gli altri, la famiglia. «E’ un invito per il lettore a mettersi in ascolto con il paesaggio sonoro della propria interiorità. Scrivere per me è un’esigenza piacevole da condividere e da consegnare perché ogni scrittore, con il proprio libro, dona un pezzo di sé».