"Ogni volta che chiediamo di chiudere le associazioni neofasciste Giorgia Meloni e i suoi sodali fanno i vaghi. Non solo loro non si impegnano a chiuderle, loro le finanziano. Quanto riportato oggi dal Domani ha dell'incredibile. Dalle casse del principale partito di governo sarebbero arrivati soldi all'associazione Acca Larentia per l'acquisto della loro sede, quella che sale agli onori delle cronache nazionali e internazionali ogni 7 gennaio per accogliere i neofascisti romani e ospitare il rito delle braccia tese.L'associazione Acca Larentia è un'espressione dell'estremismo neofascista della capitale, dove hanno gravitato e gravitano anche nomi legati all'eversione nera. I legami con la destra estrema, per Fratelli d'Italia, sembrano insomma più solidi che mai. Giorgia Meloni ha qualcosa da dire? E hanno qualcosa da dire tutti quelli che pretendono di fare la morale agli altri ogni giorno? Non risponderanno e si impegneranno nello sport che sanno fare meglio: la fuga dalle loro responsabilità. Fare le vittime viene loro decisamente più facile".
Quanto dichiara l'onorevole Elisabetta Piccolotti, deputata di Alleanza Verdi e Sinistra, si riferisce allo scoop del quotidiano Domani, in cui riporta che la fondazione An avrebbe dato 30mila euro all'associazione legata a Casapound per comprare la storica sezione di Acca Larentia. La occupavano senza versare un canone all’Inail. La nota dell’organizzazione conferma lo scoop di Domani.
Sullo stesso argomento, un'altra parlamentare di AVS ha riportato il seguente commento:
"Seguire i soldi. Basta seguire i soldi e viene fuori il nitido ritratto di famiglia di questo governo. Il Domani ha rivelato che la fondazione Alleanza Nazionale ha contribuito con 30mila euro all’acquisto di un’immobile.La fondazione vede nel Cda due vertici di FdI, Fabio Rampelli e Arianna Meloni. Fabio Rampelli per chi non lo sapesse è il vicepresidente della Camera. Arianna Meloni credo non abbia bisogno di molte presentazioni.Ecco, i soldi della fondazione sono andati a pagare non un’immobile qualsiasi, ma la sede del Msi di Acca Larentia. Ma soprattutto non è un’associazione qualsiasi quella che l’immobile l’ha acquistato. È l’associazione Acca Larentia.Non serve un grande sforzo di immaginazione per capire di che si tratta. Lo raccontano i loro profili social: propaganda fascista e lunghissimi appelli per ricordare i camerati scomparsi.Io non lo so, come tutto questo può essere considerato normale. Forse non interessano i legami tra la prima forza di governo e queste idee, che hanno provocato solo morte e distruzione. Ancora peggio, forse non interessa che la prima forza di governo sia anche queste idee, visto che, lo ribadisco, seguendo i soldi non viene fuori una semplice foto di gruppo ma un vero e proprio ritratto di famiglia.Ora so già cosa succederà. Riempiranno le reti a suon di vittimismo, butteranno la vicenda “in caciara” e tutto risolto fino al prossimo scandalo.Niente di più facile per loro, purtroppo. Spero solo una cosa, che alla fine l’indignazione abbia la meglio sulla loro mancanza di dignità".
E per tirare meglio le fila della vicenda, questo è l'articolo di Mario Di Vito su il Manifesto...
Non c’è «nessun rapporto economico» tra la Fondazione Alleanza Nazionale e Fratelli d’Italia. E Arianna Meloni siede sì nel consiglio d’amministrazione ma «senza ricoprire alcun incarico esecutivo e quindi senza il potere di imporre decisione alcuna». Questa è la risposta ufficiale all’inchiesta di Domani sul finanziamento di 30mila euro accordato all’associazione Acca Larentia per l’acquisto della storica sede del Msi nel quartiere Tuscolano a Roma, la Camelot del neofascismo italiano, famosa per una strage degli anni ’70 e per la gigantesca croce celtica dipinta a terra che accoglie i visitatori in cortile. A mettere nero su bianco la replica è Giuseppe Valentino, presidente della Fondazione An, un passato tutto vissuto tra Msi, An e Pdl, già sottosegretario alla giustizia e in passato indagato a Reggio Calabria per concorso esterno in associazione mafiosa: venne sentito durante il maxi processo Gotha contro la ’ndrangheta in principio come testimone e poi come indagato in un procedimento connesso.TUTTO QUI? La questione in realtà è più complessa, l’inchiesta di Domani ha degli elementi di solidità difficilmente contestabili e non è del tutto un caso che sul tema nessuno da FdI abbia fatto sentire la sua voce. Solo Valentino si è esposto, per dire in sostanza che la fondazione non c’entra niente con il primo partito della maggioranza e che nulla di male si può dire della sorella della premier. Una difesa d’ufficio che non smentisce nulla (del resto c’è poco da smentire) e che si limita a ribadire quanto già scritto, cioè che il contributo di 30mila euro «è stato corrisposto direttamente ad Inail attraverso un assegno circolare non trasferibile» e che l’importo «figura, come chiaramente leggibile nella nota esplicativa che correda il bilancio, nel conto “erogazioni liberali ad associazioni”».Il motivo è presto detto: «L’immobile di Acca Larentia, dove persero la vita in un vile e ancora impunito attentato tre militanti dello Msi, era stato posto all’asta dall’Inail. Per evitarne un possibile uso non rispettoso della memoria di quel tragico evento la Fondazione, avendolo ritenuto coerente con i fini statutari, ha supportato nell’acquisizione, a fronte di alcune condizionalità». Come il diritto di prelazione in caso di futura vedita.Per il resto la fondazione «annovera nel proprio consiglio di amministrazione esponenti di diverse anime del centrodestra italiano». Cosa vera: i 18 membri del cda in effetti coprono un po’ tutta l’area della destra politica . Da FdI a Forza Italia (c’è Maurizio Gasparri) fino a battitori liberi come Gianni Alemanno e «intellettuali» come Italo Bocchino. Da sottolineare che l’indirizzo – via della Scrofa 39 – è lo stesso della sede legale di Fratelli d’Italia. Una storia nota, parliamo infatti dell’unica sede politica sopravvissuta al travaso dalla prima alla seconda repubblica.CHE LA FONDAZIONE An si muova spesso in perfetta sincronia con FdI, comunque, non è un mistero per nessuno e difficilmente potrebbe essere altrimenti: la fiamma che arde nel simbolo del partito di Giorgia Meloni è la stessa del Msi e la continuità ideale e politica tra le due esperienze è palese, al netto dei timidi tentativi di presa di distanza quando le cose si fanno pesanti. Come quando, a gennaio, l’anniversario dell’attentato di Acca Larentia si fece notare per la selva di saluti romani durante la commemorazione dei «camerati caduti». Tanti di FdI intervennero per dire che il partito non c’entrava niente con l’accaduto, dal presidente del Senato Ignazio La Russa a Fabio Rampelli. Che ogni anno porta alcuni giovani patrioti davanti alla sede per ricordare le tre vittime del 7 gennaio 1978. Il pomeriggio, però, non la sera, quando si palesano militanti ancora più nostalgici a dare vita al solito teatrino di urla e bracci tesi.
Che cosa dice l'ANPI?
L'indagine svolta dal quotidiano Domani in merito all'acquisto dell'immobile di Acca Larentia tramite un cospicuo finanziamento della "Fondazione Alleanza Nazionale" conferma, come già rivelato dalle inchieste di Fanpage, che c'è una vera e propria osmosi fra uomini (e donne) ai vertici di Fratelli d'Italia e la galassia neofascista. Sussiste un’evidente questione di fedeltà alla Costituzione e alla Repubblica democratica, considerando che Fratelli d’Italia è oggi al governo ed esprime la presidente del Consiglio e vari ministri. Che ne pensano gli alleati di governo a cominciare da Forza Italia? È ora che finisca il balletto di silenzi e balbettii di Giorgia Meloni e si tronchi immediatamente e pubblicamente la sua intollerabile doppiezza.
Stessa considerazione la fa il Partito Democratico...
Le inchieste sui finanziamenti di Fratelli d’Italia ai gruppi neofascisti, in particolare Casapound e Forza Nuova, che vedono il coinvolgimento della Fondazione AN di cui fa parte Arianna Meloni, sono inquietanti. Sono evidenti i legami con il passato e con il mondo dell’estrema destra.Il silenzio della Presidente del Consiglio Meloni su questo è imbarazzante ma soprattutto inspiegabile. Perché non riesce a dire una parola chiara e a recidere definitivamente quei legami?