Saccone... si prepari Salvini. Saccone Sì, Salvini assente. Così lo speaker al Senato, questo giovedì ha descritto un momento della votazione che vedeva chiamati i senatori a decidere sulle mozioni di sfiducia individuale presentate da Forza Italia e Partito Democratico nei riguardi del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli.

Ieri, invece, Salvini era in Aula perché c'era il voto che lo riguardava in relazione al caso Diciotti. Oggi è al lavoro, ma non al Viminale. Il suo principale lavoro, come ormai dovrebbe esser chiaro ai più, nonostante Salvini sia lautamente remunerato con il pubblico denaro per svolgere l'attività di ministro dell'Interno, è quello legato alla propaganda, in parte dedicata all'autopromozione e in parte dedicata sempre all'autopromozione, mascherata però con il supporto alle candidature di rappresentanti di centrodestra e Lega alle elezioni locali.

Quest'oggi, infatti, il vicepremier leghista è di nuovo in Basilicata dove sarà impegnato anche domani in una serie infinita di comizi per le elezioni regionali del prossimo 24 marzo.

Nell'intervallo tra un comizio e l'altro, il ministro ha poi anche il tempo di tenere aggiornati i suoi "amici" sulle sue attività con i post sui profili social.

Così, giovedì mattina, Salvini ci ha fatto sapere che ha pure rilasciato un'intervista a Radio 24 giusto il tempo di dare del delinquente e dell'infame al conducente d'autobus di origine senegalese che ha attentato alla vita dei 51 ragazzini che aveva a bordo.

Ma non prima di essersi bevuto una cedrata e di averci ricordato che se ci sarà la condanna per il conducente d'autobus senegalese, grazie al suo Decreto sicurezza, gli sarà revocata la cittadinanza italiana.

E gli eroi, quelli che ieri si sono adoperati per salvare i ragazzini sull'autobus, non li vogliamo ringraziare? E allora perché non farlo? "Grazie a questi eroi, grazie a quelli in divisa e ai giovanissimi che hanno dato l’allarme con grande coraggio. Poteva essere una tragedia, grazie a loro è stato un miracolo. Orgogliosi delle nostre Forze dell’Ordine."

Ma non bisogna dimenticarsi dei richiedenti asilo (!) che spacciavano droga nel centro di accoglienza dove erano ospitati a "spese degli italiani". Salvini non poteva non dirci di essere felice perché a differenza del passato, quando in questi casi potevano solo essere denunciati, "ora grazie al nostro Decreto sicurezza i due delinquenti nigeriani potranno essere ESPULSI. Dalle parole ai FATTI!"

Ma visto che è lo stesso Salvini a ricordare le spese che lo Stato deve sostenere, perché gli italiani devono pagarlo come parlamentare e come ministro se la maggior parte del suo tempo la dedica alla propaganda politica?

Adesso manca solo che Salvini si scandalizzi per un qualche "furbetto del cartellino" impiegato in una pubblica amministrazione e poi siamo a posto.