I numeri del 23 aprile segnano un incremento nel contagio da Covid di 2.646 nuovi casi, portando il totale delle persone che hanno contratto il virus a 189.973, mentre quelle attualmente positive è di 106.848, con i guariti che sono 57.576.

I pazienti ricoverati con sintomi sono 22.871, quelli in terapia intensiva 2.267, mentre 81.710 si trovano in isolamento domiciliare.

Il totale dei deceduti è arrivato a 25.549 a causa delle 464 persone che sono venute a mancare nelle ultime 24 ore, di cui 200 solo in Lombardia.


Secondo quanto dichiaratgo ieri dal direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, "questo virus sarà con noi per molto tempo. Non c'è dubbio che lo stare a casa e altre misure di allontanamento fisico abbiano ridotto con successo la trasmissione in molti Paesi. Ma questo virus rimane estremamente pericoloso. Le prime prove suggeriscono che la maggior parte della popolazione rimane suscettibile al coronavirs. Ciò significa che i focolai epidemici potranno riprendere con facilità.

A livello globale abbiamo quasi 2,5 milioni di casi di Covid-19 ora segnalati all'Oms e oltre 160mila morti - ha ricordato Tedros -. Vediamo tendenze diverse nelle diverse regioni e persino all'interno delle regioni. 

La maggior parte delle epidemie in Europa occidentale sembrano essere stabili o in calo. Ma sebbene i numeri siano bassi, vediamo preoccupanti tendenze al rialzo in Africa, America centrale e meridionale, ed Europa orientale. 

La maggior parte dei Paesi è ancora nella prima fase dell'epidemia. E alcuni, colpiti all'inizio della pandemia, stanno iniziando a vedere un nuovo aumento dei casi. Non dobbiamo commettere errori: abbiamo ancora molta strada da fare".