Il sito di Repubblica, giovedì, ha pubblicato la seguente filippica dell'avvocata Giulia Bongiorno, senatrice per la Lega di Matteo Salvini, contro il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Argomento della filippica: la positività al coronavirus dell'avvocata che la senatrice leghista imputa al ministro della Giustizia Bonafede:
"Sento molte persone incredule nell'essersi scoperte positive al Covid-19 nonostante avessero usato la massima prudenza: nessun indizio permette loro di capire come e quando possano essersi ammalate. Una decina di giorni fa anch'io sono risultata positiva al Covid-19 (sintomi lievi e sto già bene, naturalmente a casa). Non saprò mai con certezza dove sia avvenuto il contagio, ma di una cosa sono sicura: esistono 'zone franche' in cui è impossibile difendersi, zone dove persino il cittadino più scrupoloso è impotente". ..."Così, cominci a sentire che il collega è malato, poi scopri che lo è anche il pm... E sempre più hai la sensazione del cerchio che si stringe, inesorabile. Perché capisci che in queste condizioni ammalarsi è quasi inevitabile: in aula il distanziamento non è garantito, l'aerazione è insufficiente e gli strumenti informatici o non ci sono, o non funzionano. Ecco, questi sono i tribunali italiani. Certo, se non vuoi ammalarti puoi sempre smettere di andare in tribunale, ma la giustizia non può fermarsi: sarebbe la negazione dei diritti. Quindi, in tribunale io ho continuato ad andarci, come sempre. A mio rischio e pericolo". ..."Il ministro Bonafede non solo non ha protetto noi che lavoriamo in tribunale durante la prima ondata di Covid-19, ma non ci protegge nemmeno adesso. In attesa della seconda ondata, ampiamente prevista, avrebbe avuto tutto il tempo di approntare le strategie e le risorse necessarie per metterci in condizione di lavorare in sicurezza. Invece, mentre il Covid galoppa nei Tribunali e nelle carceri, il ministro si occupa dei problemi interni al Movimento 5 Stelle e rilascia interviste sul ruolo delle opposizioni. Dunque, parafrasando il titolo di un vecchio film inglese, Grazie, signor ministro".
L'avvocata Bongiorno che dichiara "il ministro Bonafede non solo non ha protetto noi che lavoriamo in tribunale durante la prima ondata di Covid-19, ma non ci protegge nemmeno adesso" è la stessa senatrice Bongiorno che durante la settimana dovrebbe essere impegnata nei lavori dell'Aula del Senato o in quelli della 14ª Commissione permanente (Politiche dell'Unione europea) di cui è membro, dato che dopo le politiche del 4 marzo 2018, il 16 marzo dello stesso mese le è stato ufficialmente assegnato il seggio nella circoscrizione Sicilia occidentale.
In base a quanto dichiarato dalla Bongiorno, a chiunque legga le sue parole appare evidente che la professione di avvocata sia prevalente (se non addirittura esclusiva) su quella di senatrice, perché altrimenti, invece di accusare del contagio Bonafede (visto che lei è convinta di essere stata contagiata nei tribunali), avrebbe accusato della sua positività la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati... ma se al Senato la Bongiorno non va mai o quasi, allora è evidente che sarà stata contagiata in un tribunale.
C'è solo un'ultima domanda, a questo punto dovuta, a cui la Bongiorno dovrebbe rispondere: chi rappresenta gli elettori della circoscrizione Sicilia occidentale che l'hanno votata per stare in Senato, se lei è sempre nei tribunali?