La Procura di Santa Maria Capua Vetere, diretta da Maria Antonietta Troncone, lo scorso fine settimana ha depositato l'avviso di conclusione delle indagini a carico di 120 persone, tra poliziotti della Penitenziaria e funzionari del Dap, con l'accusa - a vario titolo - di reati di tortura, lesioni, abuso d'autorità, falso in atto pubblico e cooperazione nell'omicidio colposo di un detenuto algerino.
La richiesta di rinvio a giudizio è relativa alla ritorsione messa in atto il 6 aprile 2020 dalle guardie carcerarie del penitenziario sammaritano a seguito della protesta dei detenuti avvenuta alcuni giorni prima.
Ecco come i leader degli estremisti di destra rappresentati in Parlamento da Lega e Fratelli d'Italia, al tempo avevano commentato i fatti.
Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia:
6 aprile 2020, a commento della notizia "Coronavirus in carcere, esplode la protesta dei detenuti a Santa Maria Capua Vetere" (Il Mattino). Adesso basta! Non servono nuove concessioni o svuotacarceri modello Bonafede. Ora pretendiamo processi per direttissima, pene esemplari, prevedere anche l’ipotesi di revoca dei benefici di massa. Difendiamo l’autorità dello Stato, non lasciamo soli gli Agenti della Polizia Penitenziaria. Lo Stato faccia sentire il peso della sua autorità, non scenda più a compromessi.
11 giugno 2020, a commento della notizia "Indagati per pestaggi sui detenuti, agenti pentenziari in rivolta al carcere di Santa Maria Capua Vetere" (Fanpage). In una Nazione normale lo Stato, all'indomani delle rivolte nelle carceri, organizzate dalla criminalità organizzata, avrebbe agito tempestivamente e punito in maniera esemplare i responsabili, con processi per direttissima e revoca di massa dei benefici penitenziari come chiesto da FdI. In Italia invece arrivano incredibilmente e vergognosamente gli avvisi di garanzia alla Polizia Penitenziaria. E cosa grave, il compito di notificarli viene affidato ad un altro Corpo dello Stato, i Carabinieri. Fratelli d’Italia esprime solidarietà agli agenti della Polizia Penitenziaria, ai Carabinieri e a tutte le nostre Forze dell’Ordine che, con mezzi inadeguati, difendono la libertà e la nostra sicurezza. Ricorderemo anche per questo indegno epilogo delle rivolte nelle carceri Alfonso Bonafede ministro della Giustizia.
Matteo Salvini, Lega Salvini Premier:
11 giugno 2020, a commento della notizia "Rivolta carcere S. Maria CV" (Polizia Penitenziaria).
Incredibile! 44 poliziotti in servizio nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) sono indagati come violenti TORTURATORI per aver bloccato la rivolta dei detenuti del 6 aprile scorso, che provocò danni per centinaia di migliaia di euro. Ho rimandato tutti gli impegni del pomeriggio e parto subito per la Campania, per portate la mia (e vostra) solidarietà alle donne e agli uomini in divisa che, invece di essere ringraziati, vengono indagati. È una vergogna!
1 luglio 2021, Dichiarazioni stampa a Santa Maria Capua Vetere.
Qui Santa Maria Capua Vetere (Caserta): chi sbaglia paga, ma non accetto che si infanghi il duro lavoro di 40.000 Donne e Uomini della Polizia Penitenziaria. Qualche giorno prima aveva dichiarato: Giovedì sarò a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) per portare la solidarietà - mia e di milioni di italiani - a donne e uomini della Polizia Penitenziaria che lavorano in condizioni difficili e troppo spesso inaccettabili. La Lega sarà sempre dalla parte delle Forze dell'Ordine.
Finora, però, non è arrivato nessun commento da parte dei due Catoni del 21° secolo alla notizia della richiesta di rinvio a giudizio di 120 agenti. Per la prima volta Salvini e Meloni si vergognano nel voler giustificare l'ingiustificabile? Sarebbe una novità epocale!