La Banca Popolare della Cina ha sorpreso i mercati decidendo di sforbiciare i reverse repo di 20 punti base, portandoli al nuovo minimo storico.

Questa decisione della PBoC risponde all'esigenza di sostenere l'economia colpita da Covid-19, per scongiurare una possibile crisi finanziaria.

Le operazioni di reverse repo sono dei contratti pronti contro termine, attraverso cui una banca centrale assorbe liquidità (riduzione della base monetaria) cedendo a pronti dei titoli detenuti nel proprio portafoglio e impegnandosi contestualmente al riacquisto a una data futura e a un prezzo prestabilito degli stessi, comprensivo di un tasso di remunerazione. Operazioni di reverse repo possono anche essere condotte tra controparti di mercato. In questo caso non determinano una variazione dell’ammontare delle riserve presenti nel sistema bancario, lasciando invariata la base monetaria. (fonte: Banca d'Italia)

L'operazione della banca centrale di Pechino è consistita nel tagliare i tassi reverse repo a 7 giorni di 20 punti base, portandoli al minimo storico di 2,20%, iniettato anche 50 miliardi di yuan nel sistema bancario cinese, con lo scopo di mantenere una liquidità "ragionevole e adeguata" a supportare il sistema economico e finanziario del Paese.