Di Maio ringhia: "Se state con noi finalmente chi ha sbagliato pagherà. Nei prossimi giorni li denunceremo!" Toninelli, serafico, dice di esser felice che si faccia chiarezza sul passato, affermando che il suo ministero è a disposizione degli inquirenti.

Entrambi parlano di Autostrade, argomento ormai che i 5 Stelle usano come la Lega usa quello dei migranti. Lo scopo di entrambi è farsi propaganda. Una volta si sarebbe parlato di sciacallaggio, ma di questi tempi sembra che ciò che in passato avrebbe fatto indignare oggi sia non solo lecito, ma dovuto.

Lasciando da parte le divagazioni, qual è la notizia? Che la Procura di Genova che si occupa delle indagini sul crollo del Ponte Morandi, dopo aver avviato i rilievi in loco sulle macerie, sul viadotto e sulle sezioni di ponte rimaste in piedi, è passata ad acquisire i documenti nelle sedi dei vari soggetti responsabili che avevano in gestione quel tratto autostradale.

A tale scopo, questo mercoledì, la Guardia di Finanza è andata a raccogliere tutta la documentazione relativa al ponte Morandi nella sede del ministero delle Infrastrutture a Roma, in quella dell’ufficio ispettivo territoriale di Genova, in quella del Provveditorato delle opere pubbliche di Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e, infine, in quella della Spea Engineering.


Nel suo tweet, il ministro Toninelli dice che è felice che la magistratura faccia chiarezza su quanto è accaduto in passato, dimenticandosi però che, a Genova, il crollo del ponte del viadotto che attraversa il Polcevera è avvenuto il 14 agosto, due mesi e mezzo dopo il suo insediamento al ministero delle Infrastrutture.

È sicuro il ministro Toninelli che la magistratura non possa chiedere conto "anche" a lui di quanto accaduto? Se il suo ministero era responsabile di verificare l'operato del concessionario, possibile che lui possa ritenersi escluso, a priori, da qualsiasi indagine in relazione a quanto accaduto a Genova?

Inoltre, dal punto di vista politico, nel periodo in cui si è insediato, Toninelli ha fatto trasparire di essersi interessato e molto alla questione del cosiddetto Air Force Renzi, impegnandosi a ricercare e desecretare gli atti che erano alla base di quel contratto. Qualcuno, sempre dal punto di vista politico, potrebbe anche chiedersi se, nel frattempo, non ci fosse stato qualcosa di più urgente e concreto cui metter mano, come dimostra il crollo di Genova.

Da vedere, nei prossimi giorni o nelle prossime settimane, se la supposizione politica non diventi anche una questione giudiziaria con la Procura di Genova che vorrà avere chiarimenti sul suo operato anche dallo stesso ministro Toninelli.