Oltre a Marotta, ormai ex amministratore delegato della Juventus ed in procinto ad abbandonare a breve qualsiasi altro incarico nel club, Exor - la holding della famiglia Agnelli che detiene il controllo della società bianconera - ha messo alla porta anche Aldo Mazzia, ex amministratore delegato, che non farà più parte del prossimo CdA della società, che in precedenza gli aveva affidato le deleghe per la gestione finanziaria del club.

Ma secondo il presidente  Agnelli, come lui stesso ha detto lunedì a Milano,  a margine dei lavori di una Assemblea di Lega, emulando una dichiarazione del signor de La Palice, «il modello di gestione della Juventus rimane sostanzialmente inalterato. C'è un Consiglio di Amministrazione che ha la gestione della società attraverso un sistema di deleghe, che verranno assegnate quando il nuovo Consiglio si costituirà dopo l'Assemblea degli Azionisti del 25 ottobre. Il modello di gestione, dal mio arrivo ad oggi, è sempre stato lo stesso e si poggia su tre pilastri: al centro vi è lo sport naturalmente, quindi vi sono i ricavi e i servizi e da questo punto di vista non ci saranno cambiamenti.»

«Cambierà invece la leadership dei pilastri (sic!)», ha proseguito Agnelli. «Il responsabile dell'Area Sport sarà Fabio Paratici, Giorgio Ricci assumerà la funzione di responsabile dei ricavi, con il titolo di Chief Revenue Officer e Marco Re sarà responsabile dei servizi, vale a dire la finanza, le risorse umane, i servizi tecnologici, gli acquisti. Sono professionisti che ormai hanno 45 anni di media e che sono pronti e preparati ad assumere le responsabilità in prima persona, grazie anche allo straordinario lavoro svolto in questi ultimi otto anni da Giuseppe Marotta e Aldo Mazzia. Proprio il loro lavoro ha permesso di crescere a dei giovani dirigenti che ora hanno davanti delle sfide ambiziose, uguali, se non superiori, a quelle del 2010, quando abbiamo assunto la responsabilità del club.

Dovremo farci trovare pronti ad affrontare le sfide globali ed essere in grado di competere con squadre che sono leggermente avanti a noi nello spettro dei ricavi e rappresentano un benchmark del calcio globale.

Abbiamo davanti a noi sei anni di competizioni nazionali e internazionali ben definiti. Sappiamo bene – ha concluso Agnelli - che la gestione dell'impresa Juventus passa dal campo, ma altrettanto importanti, al fianco dell'Area Sport, sono la funzione dei ricavi e quella dei servizi. Ci tengo a sottolineare come il modello di gestione con il quale opererà la Juventus sarà di assoluta continuità con il recente passato».

E allora perché "licenziare" Marotta e Mazzia?