Le indagini, iniziate a luglio 2016, sono state portate avanti dal gran giurì, una commissione che si occupa di stabilire se ci siano prove sufficienti per aprire un processo penale. Sono state sentite dozzine di testimoni ed esaminate oltre mezzo milione di pagine provenienti dagli archivi delle diocesi.
Gli inquirenti hanno dovuto valutare le accuse di abusi sessuali su minori, le mancanze della Chiesa nel denunciare i fatti alle autorità e l'ostruzione dell'applicazione della giustizia nei confronti di persone dell’ambiente ecclesiastico.
Secondo i legali delle vittime, si tratta dell’inchiesta più imponente mai condotta da uno stato americano sugli abusi sessuali perpetrati (e coperti) dalla Chiesa cattolica.
Dopo due anni di indagini, il procuratore generale della Pennsylvania, Josh Shapiro, ha comunicato che entro la fine di giugno pubblicherà un rapporto di 884 pagine su centinaia di casi di violenze che si sarebbero verificati negli ultimi decenni in 6 delle 8 diocesi dello stato.