Vaticano e coronavirus: San Pietro chiude, il Papa invita i preti a portare la comunione ai malati e l'APSA (su richiesta) abbassa gli affitti
«Continuiamo a pregare insieme per gli ammalati, gli operatori sanitari, tanta gente che soffre questa epidemia. Preghiamo il Signore anche per i nostri sacerdoti, perché abbiano il coraggio di uscire e andare dagli ammalati, portando la forza della Parola di Dio e l'Eucaristia, e accompagnare gli operatori sanitari, i volontari, in questo lavoro che stanno facendo».
Questo è quanto ha detto Papa Francesco nell'omelia di martedì a Santa Marta... anche se non è ben chiaro se quanto da lui suggerito ai sacerdoti italiani sia possibile o consigliabile, almeno fino al 3 aprile.
Inoltre, la Sala stampa vaticana, in coordinamento con i provvedimenti varati dalle Autorità italiane, ha reso noto alcune ulteriori misure volte ad evitare la diffusione del coronavirus.
"Dalla giornata odierna la Piazza e la Basilica di San Pietro restano chiuse alle visite guidate e ai turisti.La farmacia e il supermercato dell'Annona restano aperti, ma con ingressi contingentati.In via precauzionale, resteranno chiusi l'unità mobile delle Poste Vaticane in Piazza San Pietro, i due punti vendita della Libreria Editrice Vaticana, il Servizio Fotografico de L'Osservatore Romano, che rimarrà comunque accessibile online, e il magazzino di abbigliamento".
Infine, l'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA) e la Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, titolari della gestione degli immobili di proprietà vaticana, hanno comunicato la propria disponibilità ad accogliere richieste di riduzione temporanea (ma non di sospensione!) dei canoni di locazione commerciale.
La decisione è stata presa in considerazione delle situazioni di particolare sofferenza economica che si trovano ad affrontare i conduttori, in conseguenza dei provvedimenti emanati dalle Autorità italiane per arginare la diffusione del Covid-19.