Quali saranno i rapporti tra la Cgil di Landini e il nuovo Governo
Quale sarà il rapporto tra la Cgil di Maurizio Landini e l'attuale Governo? Il nuovo segretario lo ha anticipato alla trasmissione domenicale su Rai 3 di Lucia Annunziata.
Intanto, il giudizio sull'esecutivo non lascia spazio a dubbi: «Si sono definiti il Governo del cambiamento, ma non stanno cambiando quasi nulla e, quando lo fanno, spesso è in peggio.»
«Noi non critichiamo la lotta contro la povertà - ha detto Landini - e non diciamo che non si deve fare il provvedimento [reddito di cittadinanza], ma critichiamo come lo si sta facendo, perché oggi si è poveri anche lavorando. Andava allargato lo strumento del passato governo, il Rei, e ampliati gli ammortizzatori sociali per tutti.»
Stesso giudizio sulla revisione della Fornero, perché il Governo «non deve spacciare quota 100 per un cambiamento della Fornero, così non si cambia nulla.»
Landini ha poi commentato le scelte politiche dell'esecutivo, a partire dal rapporto con i sindacati: «Il governo ha sbagliato a non venire al congresso di Bari. Un paese così complesso come l'Italia non lo si cambia da soli. Per cambiarlo devi coinvolgere tutte le grandi associazioni di rappresentanza dei lavoratori nel confronto e nella discussione. Il governo non deve necessariamente essere d'accordo con i sindacati, ma non può non confrontarsi con noi.»
Non si è neppure sottratto a dare un giudizio sull'alleanza tra Lega e 5 Stelle: «Bisogna cercare di capire quali sono le diversità, anche se oggi sta prevalendo il peggio di questa loro unione. I Cinque stelle? Sono la forza che ha raggiunto il maggior numero di voti, ma li si deve giudicare per quello che stanno facendo, ed è il tratto di destra che oggi prevale. Lega e Cinque stelle comunque fanno un giochino, fanno finta che uno è governo e uno è opposizione.»
E sull'attualità politica, il nuovo segretario ha auspicato che si smetta di usare le persone a fini elettorali, riferendosi ai migranti a bordo della Sea Watch 3: «Sono persone in ostaggio di chi li vuole usare a fini elettorali. Mi auguro che nelle prossime ore ci sia una reazione della società civile. È folle far credere agli italiani che il problema è l'invasione dei migranti, quando sono di più i giovani italiani che vanno all'estero per lavorare. Si cerca di raccontare un mondo che non esiste.»
Per queste ragioni, Landini ha ribadito la necessità che tutti, anche i cittadini non iscritti al sindacato, partecipino alla manifestazione unitaria, organizzata con Cisl e Uil per sabato 9 febbraio a Roma: «Sarà una grande manifestazione, perché c'è una grande voglia di cambiamento. E sarà l'occasione per chiedere al governo che si apra una vera trattativa con il sindacato, per arrivare a un cambiamento vero.»