Iron Beam è diventato realtà, dopo esser stato presentato per la prima volta al Singapore Airshow nel febbraio 2014 dall'israeliana Rafael Advanced Defense Systems.
Iron Beam è, detto in parole povere, anzi poverissime, un raggio laser in grado di distruggere razzi a corto raggio, artiglieria e mortai e, a breve, entrerà a far parte del sistema integrato di difesa dello Stato di Israele.
L'attuale potenza del raggio non consente di colpire obiettivi a lunga distanza, ma è questione di tempo.
Inizialmente, se ne prevede l'utilizzo a terra con una portata di pochi chilometri. In futuro, ha detto il premier Bennett in visita all'azienda che lo produce, sarà montato sugli aerei e successivamente farà il proprio debutto anche nello spazio come intercettore di missili balistici. Maggiore la potenza in Kw che riuscirà a sviluppare, maggiore sarà la distanza che riuscirà a raggiungere.
Il cosiddetto raggio della morte, che autonomamente sarebbero riusciti a progettare sia Tesla che Marconi (anche se documentalmente non è mai stato provato), adesso è realtà.
Una realtà che avrà per certo un futuro luminoso, anzi, luminosissimo. Infatti, ogni "colpo" sparato da Iron Beam costa poco più di un paio di dollari. Nulla a che vedere con razzi e missili attuali, i cui costi oscillano dai 2mila fino agli oltre 100mila dollari.
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