La rappresentante di Amnesty International in Ucraina, Oksana Pokalchuk, si è dimessa dopo il rapporto pubblicato dalla ong in cui Amnesty accusa l'esercito ucraino di mettere in pericolo la vita dei propri civili.
I russi, Amnetsy o meno, continuano i bombardamenti nell'arco di territorio conteso dopo l'invasione del 24 febbraio, che va da nord-est (Kharkiv) fino a sud (alla foce del Dnipro).
E dai bombardamenti continua ad essere interessa anche l'area della più grande centrale nucleare d'Europa, quella di Zaporizhzhia. L'operatore nucleare statale ucraino Energoatom ha riferito che questa volta l'esercito russo avrebbe colpito "direttamente il sito" della centrale, un'area vicino a uno dei reattori. Secondo l'operatore ucraino, esisterebbe un alto rischio di incendio, oltre a perdite di idrogeno e sostanze radioattive. Il 5 agosto, l'impianto ha spento una delle tre unità elettriche.
Naturalmente, Russia e Ucraina si rimpallano le responsabilità su chi sia il reale artefice degli attacchi e/o delle motivazioni in nome delle quali verrebbero autorizzati.
Intanto nell'oblast di Donetsk, dove sarebbero rimasti ancora circa 350.000 residenti nonostante l'obbligo di abbandonare le loro case imposto da Kiev, le forze russe continuano ad avanzare verso Bakhmut, sottoposta a pesanti bombardamenti, secondo la strategia russa di far terra bruciata delle aree che vuole conquistare.
Ma l'esercito di Mosca, secondo il ministero della Difesa del Regno Unito, adesso vedrebbe come priorità quella di difendere il sud dalla controffensiva dell'Ucraina. Per questo, nell'area di Kherson stanno affluendo convogli di camion militari, carri armati, artiglieria rimorchiata e altre armi provenienti dal Donbass, dalle città occupate come Mariupol, Berdiansk e Melitopol, nonché dalla Russia continentale attraverso il ponte di Kerch in Crimea.
E a supporto dell'Ucraina, gli Stati Uniti starebbero preparando un nuovo pacchetto di aiuti militari da 1 miliardo di dollari, in base a quanto anticipato da Reuters che ha citato i soliti funzionari anonimi a conoscenza della decisione. Il pacchetto, che dovrebbe essere annunciato l'8 agosto, includerebbe munizioni per lanciarazzi HIMARS, munizioni per il sistema missilistico terra-aria NASAMS, oltre a 50 mezzi corazzati cingolati. Il nuovo pacchetto andrà ad aggiungersi agli 8,8 miliardi di dollari di aiuti militari che gli Stati Uniti hanno già fornito all'Ucraina dal 24 febbraio.
Gli ultimi numeri, aggiornati ad oggi, forniti dallo Stato maggiore ucraino sulle perdite subite dai russi dal 24 febbraio indicano che Mosca abbia finora perso 41.900 soldati, 1.802 carri armati, 4.051 veicoli corazzati da combattimento, 2.970 veicoli e serbatoi di carburante, 955 sistemi di artiglieria, 260 sistemi di lancio multiplo di razzi, 127 sistemi antiaerei, 191 elicotteri, 223 aeroplani, 744 droni e 15 imbarcazioni.
Dai porti ucraini sul Mar Nero, nel frattempo, sarebbe iniziata una ben augurante normalità nel trasferimento via mare del grano fermo da mesi nei silos verso le località di destinazione in Medio Oriente e Africa.