Real Madrid-Napoli 4-2: le magie di Bellingham stregano Mazzarri
Il Napoli cade 4-2 a Madrid contro il Real nella quinta giornata del Gruppo C di Champions League e, anche a causa del pareggio tra Braga e Union Berlino, deve rimandare l’appuntamento con la qualificazione aritmetica agli ottavi di finale. Partita ricca di emozioni al Bernabeu: la sblocca Simeone (9′), ma la ribaltano i padroni di casa grazie alla risposta lampo di Rodrygo (11′) e al gol del solito Bellingham (22′). Nella ripresa un bolide di Anguissa (47′) vale il pareggio, prima che il baby Nico Paz (84′), aiutato da una papera di Meret, riporti avanti i ragazzi di Ancelotti. In pieno recupero ci pensa Joselu a calare il poker. I blancos passano da primi, Mazzarri si giocherà tutto al “Maradona” contro il Braga il 12 dicembre, quando comunque basterà un pareggio.

Real Madrid-Napoli 4-2
Real Madrid (4-3-1-2): Lunin; Carvajal, Rudiger, Alaba, Mendy 5,5 (42′ st Nacho); Valverde, Kroos, Ceballos 5,5 (12′ st Joselu); Belingham; Diaz 6,5 (20′ st Paz), Rodrygo 6,5 (42′ st Vazquez).
Allenatore: Ancelotti
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Natan, Juan Jesus 5,5 (42′ st Zanoli); Anguissa, Lobotka 6 (42′ st Raspadori), Zielinski 5,5 (21′ st Elmas); Politano 6,5 (33′ st Cajuste), Simeone 6,5 (1′ st Osimhen), Kvaratskhelia.
Allenatore: Mazzarri
Arbitro: Letexier
Marcatori: 9′ Simeone (N), 11′ Rodrygo (R), 22′ Bellingham (R), 2′ st Anguissa (N), 39′ st Paz (R)
Ammoniti: Zielinski (N), Cajuste (N)


Riecco la pazza Inter: da 0-3 a 3-3 col Benfica!
Benfica e Inter hanno pareggiato 3-3 nella quinta giornata di Champions League al termine di una partita incredibile e ricca di colpi di scena. Nel primo tempo al Da Luz i padroni di casa hanno dominato la scena portandosi con facilità sul 3-0 con la tripletta dell’ex Joao Mario al 5′, 13′ e 34′, sempre da solo davanti ad Audero. Scenario completamente opposto dopo l’intervallo quando l’Inter ha completato la rimonta con Arnautovic (53′), Frattesi (58′) e il rigore di Sanchez (72′). Nel finale espulso Antonio Silva per i padroni di casa e palo di Barella al 95′.

BENFICA-INTER 3-3
Benfica (4-2-3-1): Trubin 6; Aursnes 5,5, A. Silva 5, Otamendi 5, Morato 5,5; Neves 6, Florentino 6 (34′ st Kokcu 5,5); Joao Mario 8 (54′ st Chiquinho sv), Rafa Silva 6,5 (54′ st Gouveia sv), Di Maria 6 (44′ st Araujo sv); Tengstedt 6,5 (34′ st Musa 5,5). A disp.: Soares, Kokubo, Jurasek, Cabral, Victor. All.: Schmidt 5,5.
Inter (3-5-2): Audero 6; Bisseck 6, De Vrij 6,5 (32′ st Dimarco 6), Acerbi 7; Darmian 5,5 (23′ st Cuadrado 6), Frattesi 6,5, Asllani 5,5, Klaassen 4,5 (23′ st Barella 6), Carlos Augusto 5,5; Arnautovic 6 (23′ st Thuram 6,5), Sanchez 6,5 (34′ st Martinez 6). A disp.: Sommer, Di Gennaro, Calhanoglu, Mkhitaryan, Stabile. All.: S. Inzaghi 6,5.
Arbitro: Treimanis
Marcatori: 5′ Joao Mario (B), 13′ Joao Mario (B), 34′ Joao Mario (B), 8′ st Arnautovic (I), 13′ st Frattesi (I), 27′ st rig. Sanchez (I)
Ammoniti: Joao Mario, Morato (B); Cuadrado (I)
Espulsi: 41′ st A. Silva (B) per gioco violento


Champions: Arsenal straripante… e segna Jorginho su rigore!
Nel mercoledì di Champions il Napoli perde 4-2 col Real e non conquista il pass qualificazione aritmetico, anche in virtù del pari del Braga con l’Union Berlino. Pazza rimonta dell’Inter, 3-3 da 3-0 col Benfica. È pari anche nell’altra gara del girone dei nerazzurri per la Real Sociedad. Goleada dell’Arsenal (e qualificazione), solo 0-0 per il Bayern. Nei match delle 18.45 è 3-3 tra United e Galatasaray, mentre il PSV rimonta da 0-2 a 3-2 il Siviglia.

Benfica-Inter 3-3 
6′, 13′ e 34′ Joao Mario (B), 51′ Arnautovic (I), 58′ Frattesi (I), 72′ rig. Sanchez (I)

Real Sociedad-Salisburgo 0-0

Real Madrid-Napoli 4-2 
9′ Simeone (N), 11′ Rodrygo (R), 22′ Bellingham (R), 47′ Anguissa (N), 84′ Nico Paz, 90’+4 Joselu (R)

Braga-Union Berlino 1-1 
42′ Gosens (U), 51′ Djalo (B)

Bayern Monaco-Copenaghen 0-0

Arsenal-Lens 6-0 
13′ Havertz, 21′ Gabriel Jesus, 24′ Saka, 27′ Martinelli, 45’+2 Odegaard, 86′ rig. Jorginho

Galatasaray-Manchester United 3-3
11′ Garnacho (M), 18′ Bruno Fernandes (M), 29′ e 62′ Ziyech (G), 55′ McTominay (M), 71′ Akturkoglu (G)

Siviglia-PSV 2-3
24′ Sergio Ramos (S), 47′ En-Nesyri (S), 68′ Saibari (P), 81′ aut. Gudelj (S), 90’+2 Pepi (P)


Marotta: “Tra la seconda stella e la finale Champions scelgo entrambe”
Beppe Marotta, ad sport dell’Inter, arriva anche in postazione Sky Sport sul prato del Da Luz di Lisbona per parlare dell’imminente gara di Champions League contro i portoghesi, passaggio europeo tra la sfida di Torino e quella di Napoli in campionato:

Partiamo dal rinnovo, che dà la prospettiva del lavoro. È questo lavoro che permette a Inzaghi di cambiare otto giocatori?
“Il prolungamento dà continuità al progetto iniziato da Steven Zhang nel 2018 ed è un riconoscimento per la squadra fuori dal campo, indispensabile per ottenere risultati. C’è un ottimo rapporto tra noi, siamo molto affiatati, c’è un concetto di delega e siamo contenti. Sul turnover vanno fatti due giudizi: l’allenatore deve tutelare l’aspetto psico-fisico dei giocatori che devono rispondere anche alle convocazioni delle Nazionali. Giusto far giocare ragazzi interessanti che oggi matureranno esperienza per loro e il futuro dell’Inter”.

Ci sono gli agenti di Taremi in tribuna. Il profilo interessa? E può confermare le trattative per Nandez?
“Posso dire che la rosa a disposizione di Inzaghi è ottima e ben amalgamata, a gennaio non dovremo sicuramente ricorrere al mercato che oltretutto non offre occasioni vantaggiose. Le dichiarazioni di Bentancur sono fuori luogo, non abbiamo mai cercato il giocatore. Dico così per essere rispettoso”.

I calciatori li cercate con algoritmi o li andate a vedere, visto che indovinate tutti gli acquisti?
“Io come manager devo convivere con situazioni come algoritmi e intelligenza artificiale, ma penso che sia l’intelligenza umana ad imprimere un senso positivo. Bravo Baccin a fare le scelte, bravi noi a condividere. Vanno conciliate innovazione ed esperienza”.

Guardando la curva delle spese e dei ricavi stagionali, anche quest’anno pensate di arrivare ad una situazione finale a giugno nella quale non sarà necessario operare cessioni dolorose?
“La sostenibilità è una parola che con le innovazioni è spesso abusata, ma si tratta di una logica di equilibrio costi-ricavi. Non è giusto che gli azionisti mettano soldi e capitali, serve agire e avere coraggio di valorizzare asset giovani che rappresentano un patrimonio del club. Noi vorremmo tenere il più possibile i giocatori che abbiamo, ma abbiamo un patrimonio tecnico che ci permette di operare in situazione d’emergenza”.

Cosa sceglie tra seconda stella e un’altra finale?
“Vorrei scegliere tutti e due, sono traguardi straordinari. Il comune denominatore è l’impegno da metterci per arrivare a entrambi”.

De Laurentiis: “Se il sindaco juventino Manfredi mi dà lo stadio…”
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Prime Video nel pre-partita della sfida di Champions League col Real Madrid: “Io sono contentissimo della squadra, perché il Napoli non è mai cascato. Ha avuto qualche inciampo, come nella vita capita. Da qui a dire che non è più il Napoli dello scudetto ce ne passa. Sono sempre dell’idea che i conti si fanno alla fine. Quindi vediamo le coppe e il campionato, vediamo come i grandi gestori del calcio, che hanno la grande responsabilità di affossare questo calcio, se riescono invece a renderlo più moderno ed efficace e meno prolisso per i giovanissimi che non ce la fanno più a seguire un calcio superato e vecchio”.

Sugli stadi: “Gli stadi adesso sono al primo posto assoluto, perché devono essere dei luoghi utilizzabili 24 ore al giorno e sette giorni alla settimana. I valori sono valori e non cambiano, quello bisogna far capire alla struttura genitoriali”.

Un Maradona come il Bernabeu? “Se lo juventino Gaetano Manfredi riuscirà fuori dal legame che lo lega al consiglio comunale e mi dà lo stadio, prometto che nel giro di un anno lo faccio diventare lo stadio più bello d’Italia. Se invece i consiglieri comunali odiano il Napoli, o a Caserta o a Pompei possiamo fare uno stadio. Napoli e Campania sono un tutt’uno. Il presidente della Regione sta dalla mia parte ed è stato l’unico a mettere un po’a posto lo stadio”.

Il Napoli si fa amare: “Lo abbiamo amato all’epoca di Sarri, di Spalletti ma anche con Ancelotti e Mazzarri, che è il primo che ci ha fatto fare i salti di gioia in Europa. Speriamo che i politici non ci eliminano il decreto crescita, se no tutta questa europeizzazione va a finire”.


Champions: disastro Onana, il Manchester Utd fa 3-3 col Galatasaray
Finite le prime due partite di Champions delle 18.45: lo United spreca il vantaggio e si fa rimontare sul 3-3 dal Gala, ora la qualificazione è durissima. Nell’altra gara il PSV recupera da 2-0 e batte 3-2 il Siviglia. Ora Inter e Napoli. In campo anche il Bayern.

Galatasaray-Manchester United 3-3 
11′ Garnacho (M), 18′ Bruno Fernandes (M), 29′ e 62′ Ziyech (G), 55′ McTominay (M), 71′ Akturkoglu (G)
Siviglia-PSV 2-3
24′ Sergio Ramos (S), 47′ En-Nesyri (S), 68′ Saibari (P), 81′ aut. Gudelj (S), 90’+2 Pepi (P)

Mourinho avvisa la Roma: “Farò dei cambi, ma col Servette vogliamo vincere”
“La cosa migliore per il Servette sarebbe mettere la seconda squadra per concentrarsi sulla partita importante che avranno domenica. Noi vogliamo vincere per cercare di arrivare primi in classifica, lo so che il Servette in casa parte forte per i primi 20-30 minuti, speriamo che loro abbiano la testa un po’ al campionato, perché il terzo posto dovrebbe averlo, però in casa sono una squadra da prendere in considerazione”. Così José Mourinho, tecnico della Roma, alla vigilia della trasferta di Europa League contro il Servette, penultima gara della fase a gironi.

“Non dobbiamo pensare ai gol, pensiamo a vincere. La partita è sufficientemente difficile. Se lo facciamo e lo fa anche lo Slavia ci giocheremo tutto alla fine. Intanto è importante vincere in Svizzera. Ho avuto qualche esperienza nei cambi di giocatore con risposte che non mi aspettavo. La nostra difficoltà oggi è dietro perché senza Smalling e Kumbulla siamo pochi. Abbiamo due gare fuori in tre giorni, abbiamo bisogno di tutti e per questo farò dei cambi aspettando una risposta positiva e che la gente non abituata ad andare in panchina trovi il modo giusto per entrare e fare bene. Non ho paura di arrivare all’ultima giornata per passare il turno”, ha aggiunto Mourinho.

Sulle condizioni di Dybala, Pellegrini e Renato Sanches ha dichiarato: “Non giocheranno tutti e tre insieme. Devo fare un po’ di gestione. Anche domenica è molto importante. La gestione di Renato è ovvia. Lorenzo nell’ultima partita ha fatto la prima ora di gioco dopo tanto e Paulo è arrivato dall’Argentina e non è mai facile e ha giocato 88 minuti. Bove deve giocare 90 minuti e fare la doppia maratona. Dobbiamo avere la forza psicologica per dare tutto. Il pareggio non mi dice nulla. Il problema non è la qualificazione”.

Mazzarri a Prime: "Serviva più attenzione sul 2-2, ma c'era la sensazione di poterla vincere! Su Osimhen..."
Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, dopo la sconfitta in Champions League sul campo del Real Madrid è intervenuto al microfono di Prime Video: "Prima di prendere il 3-2 avevamo creato 2-3 presupposti per poterla vincere e andare in vantaggio. Sono contento della prova in generale. Sapevamo che il Real Madrid in ripartenza è micidiale. Quando sei in vantaggio è normale che tenti il tutto per tutto e concedi qualcosa in più, sul 2-2 si poteva stare più attenti e non farli ripartire. Stavamo giocando veramente bene, avevo la sensazione che potessimo andare in vantaggio".
Cosa c'è in quell'abbraccio con Anguissa e tutto il gruppo? "Ho trovato un gruppo eccezionale, unito, che ha voglia di allenarsi e stare insieme. Penso che qui si possa fare davvero bene perché quando ci sono anche i valori umani si può fare bene".

Osimhen un tempo, il secondo: era programmato? "Sì, era programmato. Era rientrato con l'Atalanta e aveva 20-25' di autonomia a Bergamo, oggi avevamo pensato di fargli fare un tempo per recuperarlo per l'Inter e le gare successive. Non si poteva rischiare un risentimento e per questo l'inserimento è stato graduale".