Uno 007 sul posto per indagare sulle apparizioni e sulle conversioni. Questo è stato scritto sulla stampa nazionale a commento di un comunicato della Segreteria di Stato vaticana relativo alla nomina di un Inviato Speciale della Santa Sede per Medjugorje.
I quotidiani on line sono arrivati addirittura a scrivere che "lo 007 pontificio" ascolterà i veggenti, assisterà alle riunioni e alle apparizioni della Vergine.
In realtà qual è lo scopo della missione dell'inviato del Papa? È spiegato nel comunicato.
"In data 11 febbraio 2017 il Santo Padre ha incaricato S.E. Mons. Henryk Hoser, S.A.C., Arcivescovo-Vescovo di Warszawa-Praga (Polonia), di recarsi a Medjugorje quale Inviato Speciale della Santa Sede.
La missione ha lo scopo di acquisire più approfondite conoscenze della situazione pastorale di quella realtà e, soprattutto, delle esigenze dei fedeli che vi giungono in pellegrinaggio e, in base ad esse, suggerire eventuali iniziative pastorali per il futuro. Avrà, pertanto, un carattere esclusivamente pastorale.
È previsto che S.E. Mons. Hoser, il quale continuerà ad esercitare l’ufficio di Arcivescovo-Vescovo di Warszawa-Praga, completi il suo mandato entro l’estate prossima."
Nel comunicato, si sottolinea il "carattere esclusivamente pastorale" dell'inviato Mons. Hoser (ritratto nella foto in alto). Ma questo non è stato sufficiente per impedire ai media di dare il via ad articoli in cui già si dà per scontato il disconoscimento delle apparizioni di Medjugorje.
Tanto è stato il rincorrersi di voci e commenti che il direttore della Sala Stampa vaticana, Greg Burke, si è sentito in dovere di intervenire, rilasciando una dichiarazione per sottolineare che «la missione dell’inviato speciale è un segno di attenzione del Santo Padre verso i pellegrini.
L’inviato non entrerà nella questione delle apparizioni mariane, che sono di competenza della Congregazione per la Dottrina della Fede. È una missione per i pellegrini, non è contro nessuno.»
Ma è realmente proprio così? Forse no, e la dichiarazione di Burke va interpretata solo come strumento per stemperare il clamore montante. Per capirlo basta guardare alla biografia del vescovo Hoser che, prima di essere ordinato sacerdote, ha studiato medicina ed ha lavorato in ospedale. Quindi, non un vescovo qualunque.
Le apparizioni di Medjugorje, fin dall'inizio, hanno lasciato molti dubbi in gran parte del mondo ecclesiastico. Già nel 1991 l’episcopato dell’ex Jugoslavia dichiarò di non poter confermare il carattere soprannaturale delle visioni.
Benedetto XVI, per studiare il caso Medjugorje, istituì una commissione internazionale presieduta dal card. Camillo Ruini che, nel gennaio 2014, a termine dei lavori ha stilato un rapporto in base al quale la Congregazione per la Dottrina della Fede pronuncerà il proprio parere definitivo.
A questo punto, la previsione è che tale parere sarà pronunciato solo a conclusione della missione pastorale di mons. Hoser che si protrarrà fino al termine della prossima estate.
Da notare anche che il comunicato della Santa Sede è stato rilasciato l'11 febbraio, non certo una data qualunque, essendo il giorno dedicato alla Beata Maria Vergine di Lourdes! Una casualità o una precisa indicazione? E, nel secondo caso, come dovrebbe essere interpretata per Medjugorje? Negativamente o positivamente?