A settembre, il dato congiunturale dell'andamento dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, è stimato dall'Istat in diminuzione del -0,2% su base mensile, con l'inflazione sostenuta in larga parte dalla crescita dei prezzi di Beni energetici (da +19,8% di agosto a +20,2%), sia riferibili alla componente regolamentata (da +34,4% a +34,3%) che a quella  non regolamentata (da +12,8% a +13,3%).

Questi ultimi contribuiscono all'accelerazione rispetto ad agosto, che si deve anche e in misura più ampia ai prezzi dei Beni alimentari (da +0,7% a +1,0%), a quelli dei Beni durevoli (da +0,5% a +1,0%) e a quelli dei Servizi relativi ai trasporti (che invertono la tendenza da -0,4% a +2,0%). Un contributo all'accelerazione dell'inflazione viene anche dai prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1,5% a +1,8%).

Il calo congiunturale dell'indice generale è dovuto prevalentemente alla diminuzione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-3,1%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,5%), in entrambi i casi dovuta per lo più a fattori stagionali; tale dinamica è stata solo in parte compensata dall'aumento dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+0,8%).

L'inflazione di fondo, quella al netto degli energetici e degli alimentari freschi e quella al netto dei soli beni energetici, sale rispettivamente da +0,6% a +1,0% e da +0,5% a +1,1%.


Per quanto riguarda il dato tendenziale, rispetto a settembre 2020, l'inflazione è in aumento del +2,5%, dal +2% del mese precedente, mentre la stima preliminare era del +2,6%.


L'inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,7% per l'indice generale e a +0,8% per la componente di fondo.


L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra un aumento dell'1,3% su base mensile e del 2,9% su base annua (da +2,5% di agosto), la stima preliminare era +3,0%. La diversa dinamica congiunturale dell'IPCA rispetto al NIC si deve alla fine dei saldi estivi, di cui il NIC non tiene conto.


L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,2% su base mensile e un aumento del 2,6% su base annua.