Il sindaco Gualtieri accusa i piromani, ma Roma

  • fu fondata da Romolo su un colle arido e ventilato invece che a riva di fiume come voleva il fratello Remo,
  • cacciò il re tarquinio per estenderla nelle forre coprendo tutti i rivi,
  • si ampliò come fosse qualcun altro ad occuparsene tanto ci pensano liberti e schiavi,
  • accumulò per due secoli discariche, rottami e roba infiammabile in nome del progresso,
  • non ha sviluppato le facoltà scientifiche, preferendo da 2000 anni lettere, comunicazione e filosofia,
  • lascia ognuno libero di far come gli pare, in base all'assioma “semo solo noi” … e tanti auguri a tutti.

In altre parole, quale futuro per una metropoli che negli anni 70-80 fu urbanizzata con i migliori presupposti del degrado: modesta densità demografica,  bassa formazione professionale, tanto territorio e poche infrastrutture?

E cosa c'è da cambiare, se poi si è anche aggiunto il degrado delle già carenti infrastrutture urbane con Veltroni (ndr quando le ‘buche’ divennero la normalità a Roma), poi quello della burocrazia capitolina ai tempi di Alemanno (ndr gli scandali), poi quello dei servizi tecnici e demaniali con Marino (ndr commissario prefettizio), infine quello dell’immondizia e dei trasporti con la Giunta Raggi?