Un decreto ministeriale emesso da un paese terzo e sulla base di informazioni non del tutto verificabili, non può far da bilanciere sulla vita delle persone.

Così il Direttore Generale di FEDITALIASERVIZI, l'Ente Bilaterale che da anni si occupa di Cooperazione Istituzionale e Sociale, commentando l'ampliamento della lista dei paesi sicuri resa nota qualche giorno addietro dalla Farnesina.

E dello stesso avviso sembrerebbe anche la Presidente di Magistratura Democratica, Proc. Silvia Albano, che in una sua dichiarazione stampa, spiega:

“Il Decreto Ministeriale è fonte normativa secondaria e deve rispettare tanto le fonti sovraordinate, come la Costituzione e la normativa della UE, quanto la legge ordinaria”; quindi “i Giudici dovranno verificare se il Paese designato come sicuro con decreto ministeriale, possa essere effettivamente considerato tale in base a quanto stabilito dalla legge”.

È assurdo, conclude il dott. Abbruzzese, pensare che possa esistere una linea comune a tutti, tra persone e casi differenti e che si accomuna soprattutto in paesi diversi.