Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, nel secondo giorno della sua visita in Ucraina, ha parlato della situazione della centrale nucleare di  Zaporizhzhia dove, secondo il governatore Oleksandr Starukh, anche oggi si sono registrate forti esplosioni.

Che cosa ha detto Guterres? Che solo la smilitarizzazione dell'impianto potrà risolvere i problemi sulla sicurezza, aggiungendo che l'elettricità prodotta dalla centrale appartiene esclusivamente all'Ucraina, precisando, in risposta alla minaccia della Russia di scollegare la centrale dalla rete elettrica ucraina, che questo principio deve essere pienamente rispettato.

La centrale nucleare di Zaporizhzhia è la più grande d'Europa. Si compone di sei unità di potenza e ha una capacità di circa 6.000 MW, producendo un quarto di tutta l'energia elettrica che viene consumata in Ucraina.

Sull'impianto e sulle garanzie relative alla sua sicurezza si sono sentiti nel pomeriggio Macron e Putin. Era dallo scorso maggio che i due non si erano più parlati. Il presidente francese ha chiamato Putin per invitarlo a dare il proprio assenso alla missione proposta dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica di visitare la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Il presidente russo avrebbe dato il suo assenso.


Sempre sul tema energia, ma in questo caso, riguarda l'Europa, la nota pubblicata oggi da Gazprom di una interruzione delle forniture di gas tramite il Nord Stream per tre giorni, a partire dal 31 agosto, ha fatto nuovamente schizzare alle stelle il prezzo del gas ad Amsterdam fino a fargli toccare un massimo di 262,78 euro per megawattora (+9,04%).

Nord Stream, attualmente, opera al 20% delle proprie capacità. Ovviamente, il gas è un'arma di ricatto che la Russia - giustamente dal suo punto di vista - utilizza contro le sanzioni europee ed il supporto militare fornito a Kiev. 


Supporto militare che, comunque, è garantito soprattutto dagli Stati Uniti che invieranno in Ucraina ulteriori aiuti militari da 775 milioni di dollari che includeranno munizioni extra per i lanciarazzi HIMARS, 16 obici, 1.000 missili anticarro Javelin, attrezzature per lo sminamento, 15 droni ScanEagle, decine di veicoli antimine e altre attrezzature. 


Oggi Zelensky ha incontrato alcuni sindaci delle più importanti città europee che si sono recati a Kiev in qualità di rappresentanti di Eurocities, guidati dal sindaco di Firenze, Dario Nardella che insieme al presidente ucraino e Yermak Andrii, presidente del Congresso delle autorità locali e regionali, ha firmato un accordo storico per aiutare Kiev nella ricostruzione sostenibile delle città.

Nell'ambito del Memorandum, Eurocities riunirà più di 200 grandi città europee, in solidarietà con altrettante città ucraine, per l'attuazione di progetti di ricostruzione, mettendo in comune e organizzando risorse, conoscenze, competenze tecniche e le migliori pratiche in base alle richieste di supporto dei colleghi ucraini, oltre a fornire assistenza nell'identificazione dei finanziamenti dell'UE per l'attuazione di progetti di ricostruzione, ecc.

Il documento prevede l'istituzione di una task force congiunta composta da rappresentanti politici di Eurocities e del Congresso dei poteri locali e regionali sotto il controllo del presidente dell'Ucraina. La task force supervisionerà lo sviluppo e l'attuazione di questa iniziativa di collaborazione e assicurerà il coordinamento, anche con l'Alleanza europea delle città e delle regioni per l'Ucraina. Il Protocollo d'Intesa, valido dal 20 agosto, sarà valutato e rinnovato annualmente.