"Vivevo, come ho già detto più volte, l’esperienza del movimento di Gioventù Studentesca e conoscevo personalmente alcuni che avevano fatto quella che sarebbe stata la mia scelta. Lentamente, quasi inavvertitamente, si fece strada nello scenario del futuro anche questa, tra le altre possibilità. Determinante fu poi il rapporto con un amico più grande, con un sacerdote che mi fece capire che quella scelta di vita potesse essermi chiesta dal Padre Eterno. […] Non si deve pensare che sia stata una cosa tranquilla; non si deve pensare che dentro di me non vi siano state anche ribellioni, che più di una volta non abbia cercato di fuggire. Ma se ripenso alla mia storia, alla mia vita fino adesso, mi accorgo che il Padre Eterno mi ha sempre fatto la grazia di starmi molto vicino".
Così Roberto Formigoni descriveva il suo ingresso, a 23 anni, nei Memores Domini, associazione laicale cattolica formatasi nel 1964 sotto l'egida del movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione e riconosciuta ufficialmente dal Pontificio Consiglio per i Laici l'8 giugno 1988. L'associazione, che viene chiamata dagli aderenti e dai simpatizzanti di CL anche Gruppo Adulto, riunisce dei membri che hanno deciso di vivere secondo i precetti di povertà, castità e obbedienza, avendo come obiettivo la "memoria tendenzialmente continua del Cristo" (da qui il nome) e come ambito di apostolato il mondo del lavoro.
Naturalmente, la casa perfetta per uno come Formigoni che etichettava "sfigati" coloro che d'estate non potessero andare in vacanza a tuffarsi in mare da uno yacht!
Perché parlare dei Memores Domini? Perché venerdì una nota della Santa Sede ha ricordato che
"il Santo Padre Francesco, avendo a cuore l’esperienza dei Memores Domini e riconoscendone nel carisma una manifestazione della grazia di Dio, ha disposto un cambiamento nella conduzione dell’Associazione, nominando Suo Delegato speciale l’Ecc.mo Mons. Filippo Santoro, Arcivescovo di Taranto.Il Delegato speciale, a far data dal 25 settembre 2021, assumerà temporaneamente, ad nutum della Sede Apostolica, con pieni poteri, il governo dell’Associazione, al fine di custodirne il carisma e preservare l’unità dei membri. Simultaneamente, decade l’attuale governo generale dell’Associazione.Il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita ha nominato P. Gianfranco Ghirlanda, S.J., Assistente pontificio per le questioni canoniche relative alla medesima Associazione".
In pratica, l'associazione di CL è stata di fatto commissariata! Un provvedimento non certo usuale, i cui motivi sono spiegati in questo articolo de il Giornale a firma di Fabio Marchese Ragona:
Un provvedimento che scuote il mondo di CL, una decisione presa direttamente dal Papa dopo una frattura in corso tra la Santa Sede e Comunione e Liberazione. [...] Il provvedimento non arriva a sorpresa, era atteso dai membri dell'associazione, finita sotto la lente d'ingrandimento del Vaticano già da alcuni anni, da quando alcuni componenti avevano lamentato, proprio con la Santa Sede, diversi problemi di gestione. Tanto che dal Dicastero per il Laici era arrivata l'indicazione di rinnovare gli statuti. A dire di alcuni «Memores», però, il direttivo ne avrebbe ostacolato la revisione, dichiarandosi «perseguitato» dal Vaticano. Ma sullo sfondo c'è anche dell'altro: uno scontro ad alti livelli che potrebbe portare, nelle prossime settimane a nuovi provvedimenti, questa volta riguardanti direttamente i vertici della fraternità di Comunione e Liberazione che rischia, dunque, un ennesimo commissariamento.Nel giugno scorso il Dicastero vaticano aveva pubblicato il testo di un decreto che prevede di fissare una durata dei mandati dei vertici dei movimenti ecclesiali (massimo due mandati quinquennali), «affinché l'autorità sia un autentico servizio alla comunione contro il rischio di personalismi e abusi». Don Carrón, in carica dal 2005 e rieletto per tre volte, con una lettera aveva subito comunicato di essere pronto a intraprendere tutte le iniziative per adeguarsi alla nuova normativa e quindi, nel giro di due anni, arrivare all'elezione di un nuovo presidente. Ma negli ultimi mesi il dialogo tra il Vaticano e CL si è letteralmente arenato, con ordini dall'alto (a quanto pare disattesi) e ripicche. L'ultima giovedì 16 settembre quando il Papa ha ricevuto in Vaticano i movimenti ecclesiali: secondo alcune fonti interne a Comunione e Liberazione, il cardinale Kevin Farrell, camerlengo e prefetto del Dicastero per i Laici, avrebbe espressamente chiesto la presenza di don Carrón. Il sacerdote spagnolo, però, ha preferito delegare il suo vice e un altro membro del movimento. Stessa decisione presa da Antonella Frongillo, la ormai ex presidente dei Memores Domini. Durante l'udienza Francesco, rivolgendosi a tutti i presenti, non ha usato mezzi termini: «Cadiamo nella trappola della slealtà quando ci presentiamo agli altri come gli unici interpreti del carisma, gli unici eredi della nostra associazione o movimento, oppure quando, ritenendoci indispensabili, facciamo di tutto per ricoprire incarichi a vita o quando pretendiamo di decidere a priori chi debba essere il nostro successore». [...]
Pertanto, par di capire, adesso dobbiamo anche attenderci un seguito... a breve.