"Tanto è il lavoro svolto in questi mesi in Italia e in Europa, tanto ancora c’è da fare, ma le parole delle centinaia di agricoltori e addetti ai lavori ascoltati in questi giorni sono energia per continuare a cambiare le cose con ancora più forza e determinazione".

Così parlò Lollobrigida... ancora una volta.

La maggioranza di governo è stata sconquassata dalle manifestazioni degli agricoltori, ritenendo che quel bacino elettorale controllato tramite Coldiretti fosse inattaccabile. Ma così non è stato.  Un dramma, perché in vista delle elezioni europee di giugno.

La contromossa dei (post) fascisti, che formano e supportano l'attuale esecutivo da un anno e mezzo, è far credere agli italiani che finora fossero invece all'opposizione, incolpando solo l'Europa delle rivendicazioni che hanno portato gli agricoltori in piazza... come se i rapporti con l'Europa li avesse dovuti tenere chissà chi.
 
La soluzione? Togliere (forse) l'Irpef sui terreni agricoli (almeno per chi non raggiunge una certa fascia di reddito), mantenendo però la tassa sui diritti di superficie che le aziende agricole percepiscono per gli impianti di energia da fonti rinnovabili... che ha introdotto l'attuale governo!

Ma il vero problema per gli agricoltori, oltre alla concorrenza dall'estero di Paesi dove le coltivazioni non seguono determinati disciplinari (anche di sicurezza alimentare), è rappresentato dalla filiera di trasformazione e vendita, che impone ai produttori di vendere a pochi centesimi ciò che poi è proposto sugli scaffali dei supermercati a prezzi maggiorati dieci, venti volte.

Ma di questo, forse il tema principale sollevato dagli agricoltori, Lollobrigida, Meloni e Salvini (con la Lega che cerca di sfruttare la protesta per rubare consensi agli alleati) non parlano... perché è un problema che dovrebbe esser risolto da loro, a livello nazionale, ma non sanno evidentemente da che parte iniziare... Infatti, in questo caso, non c'è da mettere in galera nessuno e non ci sono pene detentive da aumentare.

E così, con grande sconforto dei (post) fascisti, i contadini continuano la loro protesta e giovedì alle 15 saranno a Roma al Circo Massimo, nella manifestazione organizzata dai Comitati Riuniti Agricoli (CRA) di Danilo Calvani, mentre manifestazioni locali proseguono dal nord al sud in tutta Italia.