La cittadinanza agli immigrati, la presunta indagine sulla sorella della Meloni e il partito di Vannacci sono i tormentoni estivi della politica, entrambi mirati a minare la compattezza del centrodestra al governo del paese. Ma Roberto Vannacci, non ci sta e prova a fare chiarezza sulla sua posizione:

Ora si sono inventati questa cosa che voglio fondare un mio partito, bah... Ma io sono fedele alla parola data a Matteo Salvini. Smentisco nella maniera più assoluta. Queste sono le persone che vogliono mettere zizzania tra me e la Lega. Quello che esiste è un movimento inizialmente culturale — Il mondo al contrario — che si sta ampliando, perché c’è sempre più gente che mi supporta. Prima questo movimento seguiva un generale, poi uno scrittore, adesso segue un politico e sta quindi cambiando la propria ragione sociale.

Quindi da un movimento culturale a un movimento politico. Nessun partito vero e proprio, solo una grande associazione. E la differenze è tutta qui:

Il movimento si trasformerà in un’associazione politica. Non sarà un partito, anche perché mancano le basi. Ma sarà un conglomerante di tutte quelle persone che sono tantissime e che farà bene al partito in cui mi troverò, che è la Lega, un comitato che mette insieme tutti quelli che vedono in Vannacci un esponente di spicco della politica moderna. Io con la Lega condivido dei principi chiarissimi: sicurezza, sovranità, radici, famiglia e cultura.


Infine arriva la conferma di una notizia anticipata dal leader leghista, Matteo Salvini: il generale il prossimo 6 ottobre sarà a Pontida insieme al viceministro:

A Pontida sono stato acclamato da tanti leghisti sul 'suolo sacro' della Lega. E il 6 ottobre ci tornerò. Tutti quelli che mi criticano non mi hanno mai conosciuto: invito loro a farlo, poi ne riparliamo.

Insomma, nessuna scissione, nessuna divisione, nessuna crisi di governo. I gufi sono serviti.