Continua l'impegno della Protezione civile e dei volontari a Casamicciola, nelle aree colpite dalla frana che ha causato 8 vittime accertate, mentre continuano ad essere 4 i dispersi.
#Ischia, i #sommozzatori dei #vigilidelfuoco si immergono nella zona del porto di Casamicciola Terme per verificare la presenza di dispersi in mare [#30novembre 17:30] pic.twitter.com/uFb3QUSxq4
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) November 30, 2022
È salito a 30 il numero delle abitazioni che risultano interessate dalla frana con 290 persone sfollate, di cui circa 170 ospitate in strutture alberghiere presenti sull'isola e le altre in sistemazioni autonome. In alcuni casi, è ancora impossibile stabilire se le abitazioni siano state spazzate via o se siano rimaste sepolte (anche parzialmente) dal fango.
Per quanto riguarda i soccorsi, sono circa 230 i volontari delle organizzazioni regionali di protezione civile che continuano ad assicurare assistenza alla popolazione, mentre le forze di polizia sono presenti con circa 180 donne e uomini, anche impegnati nella sorveglianza e protezione delle abitazioni. Presenti anche circa 90 persone appartenenti alla Capitaneria di Porto, con 6 mezzi, che operano in attività di ricognizione lungo la costa, con a supporto, in caso di necessità, della nave San Giorgio che si trova al largo di Ischia.
Il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco è presente con 200 uomini e 100 mezzi (tra droni, autocarri e mezzi movimento terra) e continua a essere impegnato nelle attività di ricerca delle persone ancora disperse, attività per la quale è stato attivato anche un gruppo di volontari del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico. I VVF sono al lavoro anche per verificare l'agibilità degli edifici, in modo da delimitare le aree a rischio.
Il dramma è che sul monte Epomeo, che sovrasta Ischia e Casamicciola, ci sono ancora aree in cui il terreno argilloso è impregnato d'acqua e a rischio frana, specie nel caso di nuove perturbazioni, previste nei prossimi giorni.
Per questo, nel caso in cui fosse necessario, la popolazione potrebbe essere evacuata a scopo precauzionale e sistemata in strutture ricettive, ha spiegato ieri in una conferenza stampa a Casamicciola il prefetto di Napoli Claudio Palomba.
In passato, sul monte Epomeo, vi erano terrazzamenti e muri a secco che permettevano il contenimento del terreno e la coltivazione. Con il passare degli anni e la cementificazione selvaggia dell'isola, i contadini di una volta si sono messi pian piano a fare albergatori e affittacamere... ma nessuno si è ricordato della necessità di fare manutenzione del territorio a monte.
La recente frana ha ricordato l'errore. Ma in Italia tutto questo non è una novità, anche se si continua a non porvi rimedio.