Ieri, in visita in Polonia, il presidente della Repubblica Mattarella in occasione delle dichiarazioni rilasciate alla stampa alla fine dell'incontro avuto con il presidente polacco Duda, tra le altre cose, ha detto:
"Abbiamo parlato, con il Presidente - come ha cortesemente ricordato - anche delle migrazioni: fenomeno che la Polonia conosce bene, non soltanto per la grande ospitalità che è generosamente offerta a milioni di profughi ucraini - e questo è oggetto di ammirazione da parte dell’Italia - ma anche per quello che è avvenuto, ai confini con la Bielorussia, di introduzioni clandestine di immigrati.Tutto questo richiede - come noi sappiamo bene in Italia, per la grande affluenza, in crescita dai Paesi africani, e non soltanto da quelli africani ma anche da Paesi asiatici - che venga affrontato il problema dall'Unione europea come problema dell'Unione.Nessuno Stato, da solo, può affrontare un problema così epocale. Ma l'Unione europea può farlo con un'azione coordinata e ben organizzata. E questo è un tema che richiama alla responsabilità dell'Unione, e richiama a una nuova politica di immigrazione e di asilo dentro l'Unione, superando vecchie regole che sono ormai della preistoria".
Poi, Matterella ha aggiunto:
"Tutto questo richiama anche al rapporto che vi è con il Continente africano, come il Presidente Duda ha cortesemente ricordato. È un rapporto importante, in cui si stanno esercitando pressioni e iniziative destabilizzanti.Quanto avviene in queste ore in Sudan è allarmante. L’azione della Wagner in tanti Paesi africani richiama a grande allarme la NATO e l'Unione europea. Questo richiede un’azione dell’Unione europea attiva, protagonista, che si impegni fortemente su questi fronti".
Partendo dall'ultima parte del discorso, lo smemorato Mattarella, ricordando il Sudan, si è dimenticato di dire che quanto sta avvenendo in quel Paese è una guerra civile - cha va avanti da tempo - dove l'esercito regolare e una fazione armata (non da meno rispetto all'esercito per numero di uomini e quantità/qualità di armi in possesso) hanno deciso di riprendere lo scontro armato sospeso un paio di anni fa, supportati uno dalla Russia, l'altro dalla Cina, che da tempo si stanno contendendo le risorse di quel Paese.
Quindi, a regola, se l'inconsapevole Mattarella vuole interessare della vicenda la NATO e l'Ue è bene che prenda in esame anche la possibilità di emettere sanzioni - oltre che a Mosca - anche nei confronti di Pechino, in modo da poter così intraprendere la via della coerenza nel rispetto dei diritti a cui il tanto celebrato presidente della Repubblica spesso si richiama... e questo senza citare il ruolo delle aziende italiane e europee (tralasciando quelle del resto del mondo) nello sfruttamento delle risorse disponibili in Africa.
Inoltre, nell'affrontare l'epocale problema della migrazione con "regole che sono ormai della preistoria", l'offuscato Mattarella - o chi glielo volesse ricordare nel caso ne abbia misericordia - ha firmato nei mesi scorsi il decreto flussi che ha lo scopo di far crepare la gente in mare, pur di impedirne lo sbarco in Italia e, di conseguenza, in Europa.
E queste sarebbero per lui regole nuove?
Senza contare che sicuramente Mattarella firmerà il dl Cutro in cui il governo post-fascista di Giorgia Meloni inserirà la realizzazione di nuovi centri di espulsione oltre all'abolizione della protezione speciale.
Evidentemente, per il sorridente e confuso Mattarella (in relazione ad altri sproloqui in cui parla di solidarietà ed accoglienza) questo tipo di provvedimenti è ciò che lui chiede all'Europa.