Dare voce ai pensieri dell’anima, a volte repressi. E’ l’opera “Volevo dire” di Angiola Guerriero - residente ad Apricena, comune ai piedi del Gargano in provincia di Foggia - ad imprimere sui fogli emozioni e sentimenti. Il dolore, la speranza, la bellezza. Ma anche la natura. E la parola. Che a volte non esce, rimane intrappolata nell’anima, per poi metterla nero su bianco.

«Il titolo - racconta l’autrice - conferma il bisogno di esprimere le mie emozioni ma anche le mie convinzioni». 

La raccolta, con prefazione del poeta, editore e formatore Giuseppe Aletti, appartiene alla collana “I Diamanti della Poesia” di Aletti. «Con ritmo melodico, che a volte diventa incalzante, a volte si avvicina alla forma canzone, altre alla filastrocca, Angiola Guerriero ci porge, nella raccolta di poesie “Volevo dire”, rime che insistono sulla centralità della parola poetica anche e soprattutto ai nostri giorni. Tesa verso un vivere consapevole - scrive Aletti - imboccando la strada illuminata dal faro della poesia, Angiola ci mostra gli stupori e le bellezze che nascono da questa meravigliosa arte, che è invenzione umana ma pervasa dall’anelito all’infinito».

La vita dell’autrice, docente di Educazione all’Immagine, è caratterizzata da arte e poesia. «Questa disciplina - afferma la Guerriero - esige un rapporto, tra immagine, suoni e parole, quindi è inevitabile il collegamento tra le arti. La poesia - aggiunge - nella mia vita riveste un ruolo importante, in quanto esprime il desiderio della mia anima di trasmettere il mondo interiore». Gli argomenti che ispirano i suoi versi sono da ricercare nelle emozioni che ritraggono il mondo naturale, nel rapporto tra l'uomo e Dio, e tra l'uomo e i suoi simili. «Ho iniziato a scrivere poesie - conclude l’autrice - per dare voce ai pensieri repressi della mia anima e per poter esprimere tutta me stessa».

Federica Grisolia