Approvato il rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2017 con l’integrazione d’un emendamento proposto dalla segretaria Andreina Mazzù per “Accantonamento di somme relative al servizio di igiene urbana con rettifica del risultato di amministrazione 2017”: sette i voti favorevoli (Bagli, Coppolino, Di Bella, Formica, Italiano, Nanì e Quattrocchi), cinque gli astenuti (Alesci, Magliarditi, Nastasi, Oliva e Saraò). È stata la posizione responsabile di Consiglieri d’opposizione, che ha permesso di raggiungere il quorum necessario per lo svolgimento della seduta e per fare passare la proposta di delibera. A sorpresa si è registrata l’assenza ai lavori dei consiglieri dei gruppi Pd e Dem.
Si è trattato d’un voto giunto in seconda convocazione, dopo che il giorno precedente era venuto a mancare il numero legale: in quella seduta si è registrata anche la decisione del Consigliere Pippo Midili di ritirare il suo emendamento, al cui interno –come specificava – erano contenuti atti e fatti dimostranti come le tariffe non erano state applicate in maniera coerente con le decisioni del Consiglio comunale. Lo stesso Consigliere ha accusato l’Amministrazione di non essere stata capace di spendere soldi in più direzioni, considerazioni alle quali ha replicato Antonino Italiano ritenendole “da campagna elettorale”.
A seguire gli interventi di Gaetano Nanì e Simone Magistri, i quali hanno criticato l’assenza del Sindaco e degli Assessori, che avrebbero dovuto dare risposte non solo tecniche. Il giorno successivo la constatazione dell’assenza di ben quattro esponenti della maggioranza del primo cittadino e la decisione di chi oggi è oppositore di Formica di votare comunque il rendiconto di gestione sia per evitare lo scioglimento del consiglio, sia per sbloccare alcune situazioni strettamente legate agli strumenti finanziari.
I Consiglieri di centrosinistra Paola Abbagnato, Fabrizio Spinelli, Carmen Manna e Luigi Puliafito, che non hanno partecipato alla seduta di approvazione del Conto Consuntivo 2017, hanno rilasciato in merito la seguente dichiarazione per spiegare la ragione del loro gesto: “Dispiace registrare ancora una volta come la realtà dei fatti sia stata deliberatamente distorta da quel pezzo di Consiglio Comunale, che, in preda ormai al livore assoluto nei confronti dell’Amministrazione e di quei Consiglieri ad essa vicini, sta avvelenando il dibattito politico, per di più in una situazione emergenziale come quella che stiamo attraversando. È ormai cosa nota che dopo la bocciatura del Consuntivo 2014, il Consiglio Comunale sia commissariato per tutti i bilanci. In occasione della trattazione in aula del consuntivo 2017, ancora una volta quella stessa parte di Consiglio, con atteggiamenti dilatori, ritarda la votazione dello stesso con rinvii e cadute di numero legale. A fronte di ciò i gruppi Dem e PD, stanchi di queste tattiche ostruzionistiche, di cui la città non ha alcun bisogno, hanno in piena autonomia, pur condividendo in assoluto lo strumento finanziario, deciso di lasciare all’opposizione l’onere di votare il bilancio nella consapevolezza che il Consiglio rischiava lo scioglimento e pertanto da lì a qualche giorno sarebbe eventualmente intervenuto il Commissario ad approvare lo stesso. Ringraziamo i colleghi della restante maggioranza, che, senza essere stati coinvolti nella decisione, hanno partecipato alla votazione. Comprendiamo benissimo altresì la frenesia di alcuni Consiglieri, stante l’impossibilità di svolgere appieno la campagna elettorale, ma riteniamo che il limite sia stato ancora una volta superato. La Politica è decisamente altro; tutto questo è solo frutto di rancori personali e mancate nomine assessoriali, che oggi danno il senso e la misura di cosa sia diventata la Politica in questa città”.
Un gruppo di Consiglieri (primo firmatario il presidente Gianfranco Nastasi) ha presentato una mozione, con la quale impegna il Sindaco a predisporre delle somme da erogare ai titolari delle attività commerciali delle somme per gli affitti dei locali chiusi a seguito dei decreti sull’emergenza Covid ed erogare dei contributi per sostenere i pagamenti delle utenze relative a luce e gas.
Nel documento si richiamano sia la delibera del distretto socio sanitario di Milazzo, che storna delle somme per i danni economici nel periodo marzo-maggio, sia i provvedimenti adottati in Finanziaria dai Deputati del governo di centrodestra per evitare il pagamento del suolo pubblico ed è stata chiesta anche la sospensione dei tributi.