Ovviamente Susanna Camusso non poteva essere felice della decisione della Corte costituzionale di bocciare il referendum sui licenziamenti illegittimi o sull'articolo 18 che dir si voglia.

Pertanto, nella conferenza stampa convocata nella sede della CGIL, il segretario della confederazione non ha escluso la possibilità di ricorrere alla Corte europea, perché convinta di aver rispettato le regole e perché ritiene inaccettabile che il comportamento illegittimo di un'azienda non venga sanzionato.

Inoltre, Susanna Camusso ha voluto ribadire che i quesiti rimanenti, quelli ammessi, non siano da considerare quesiti di secondo piano, perché i temi trattati in quei referendum, comunque, riguarderanno gli insteressi di milioni di lavoratori.

Per quanto riguarda i voucher, infatti, i numeri sono impressionanti. Dalla data del loro ingresso nel mercato del lavoro, il loro utilizzo è aumentato progressivamente fino a raggiungere una quota del +27000%.

E non è solo questo il dato di maggior interesse. Infatti, sulla base dei dati INPS relativi all'utilizzo dei voucher per fascia d'età, si scopre che corrisponde solo allo 0,5% il numero di persone in età da pensione, da 59 anni in su, che usufruisce di tale retribuzione.

Invece, la quota maggiore di persone retribuite con i voucher, 88 milioni, ha una fascia d'età vicina ai 36 anni. Proprio quei giovani che, guarda un po', l'Istat dice che continuano a non trovare lavoro, né a tempo determinato né permanente.

Inoltre, riguardo all'INPS, e non senza una certa perfidia, Susanna Camusso ha ringraziato Boeri di aver comunicato che l'utilizzo di quella forma di retribuzione da parte della CGIL è stato pari a 750000 assegni. Cifra che, in  base alle dimensioni del sindacato corrisponde ad una media che riguarderebbe tre persone e mezzo l'anno.

Ma la cosa che ha stupito Camusso è come Boeri sia stato in grado di comunicare alla stampa tale informazione, quando l'INPS si è più volte detta impossibilitata nel fornire alla CGIL, che ne aveva fatto più volte richiesta, i dati dei principali utilizzatori di voucher!

Lo strumento voucher, è uno strumento malato e, per tale motivo, va abolito o al limite riformato, comunque associandolo ad una forma di lavoro contrattualizzata in modo che possa garantire una contribuzione certa a chi ne faccia utilizzo. Questa la proposta del maggior sindacato italiano.

Susanna Camusso ha poi sottolineato anche l'importanza dell'altro referendum relativo agli appalti, perché l’abrogazione delle norme che limitano la responsabilità solidale degli appalti consentirebbe di tutelare i diritti di lavoratori occupati in appalti e subappalti coinvolti in processi di esternalizzazione. Se il referendum passasse, sarebbe riconosciuta la responsabilità in solido tra appaltante e appaltatore, garantendo in questo modo pari dignità a tutti i soggetti occupati.

Inoltre - ha sottolineato il segretario CGIL - da oggi avviamo la campagna elettorale [pro referendum] e da oggi inizieremo a chiedere al governo di conoscere la data in cui i cittadini saranno chiamati a votare.