Va via dall'incario diocesano a Reggio Emilia il Vicario Nicelli che per 10 anni ha perseguitato i preti sposati, accettando senza confronto, diffamazioni e calunnie inviate senza verifica a Mons. Ghizzoni (allora vicario della Diocesi, ora Vescovo di Ravenna, su un prete di Reggio Emilia ora sposato con all'interno della sua famiglia un disabile grave.
Nicelli che era stato anche parroco del prete sposato mentre insegnava, ha perseguitato il sacerdote sposato, sospendendolo insieme alle decisioni del vicario per gli IdR don Daniele Moretto.
Il prete sposato doveva essere inserito nel 2015 come docente stabilizzato invece è stato allontanato dal lavoro senza appello, con false dichiarazioni di Nicelli, Moretto e del Segretario IrC dell'Ufficio Scuola diocesano, un diacono (Antonio Burani, che ha fornito a don Moretto accuse infondate sul prete sposato collaborando attivamente alla sospensione dal lavoro del sacerdote sposato) che ha chiesto più volte l'intervento anche tramite il suo parroco del Vescovo di allora di Reggio Emilia (Massimo Camisasca) e di Mons. Caprioli che per 7 anni aveva dato l'idoneità al prete sposato.
Confidiamo che il nuovo Vescovo di Reggio Emilia don Giacomo Morandi possa riesaminare la posizione del prete sposato e riammetterlo al lavoro che ingiustamente gli è stato sottratto costringendolo a lasciare la sua casa e il suo domicilio.
Il prete sposato dal 2008 aveva collaborato con la parrocchia di residenza prestando volontariamente per 8 anni un servizio alla parrocchia e alla diocesi.
Le pesanti ripercussioni della discriminazione subita sono ancora presenti nella famiglia del prete sposato che sta cercano nuovamente dopo le calunnie e le diffamazioni di ricostruirsi una vita e dare dignità alla donna che ha scelto di sposare dopo le dimissioni e la dispensa dagli ordini sacerdotali. Il sacerdote sposato ha una posizione canonica regolare con matrimonio religioso.
La Redazione Sacerdoti Sposati