In una domenica, che può definirsi drammatica, ieri sera sono arrivati gli ultimi due verdetti per la composizione dei campionati di Serie A e Serie B per la prossima stagione.

Il primo verdetto ha riguardato la promozione in A. Al San Nicola il Bari doveva pareggiare contro il Cagliari per disputare la Serie A il prossimo anno. Forte di questo parziale vantaggio, la squadra di casa ha impostato la partita per cercare di rischiare il meno possibile e non prendere gol, sperando di realizzarne almeno uno in azioni di rimessa. Una strategia che ha pagato, grazie anche a degli ottimi interventi del proprio portiere, ma che ha retto fino a un paio di minuti dal fischio finale, quando a pochi passi dalla porta Pavoletti ha messo in rete - da pochi passi - un cross dalla destra.

Una rete che ha gelato lo stadio e che è stata difesa nel poco tempo che mancava alla fine dell'incontro, dove si è registrata anche una papera colossale del portiere dei sardi, che ha rischiato il gol del pareggio.

Ma alla fine è arrivato il fischio di Guida con il pianto di Ranieri - è la seconda volta che riporta il Cagliari in A - e il ritorno della sua squadra nella massima serie dopo solo una stagione di purgatorio. Facile immaginare lo sconforto del Bari, quello dei suoi tifosi e quello di De Laurentiis che probabilmente stava già pensando a quanto gli avrebbe reso la vendita del club una volta approdato in A... dato che uno stesso proprietario non può possedere due squadre che disputano lo stesso campionato.


Ugualmente drammatico lo spareggio tra Verona e Spezia per la permanenza in A. Alla fine del primo tempo, il risultato era di 3-1 per gli scaligeri che pensavano di aver chiuso la partita. Lo Spezia nel secondo tempo crede nella rimonta e ci prova in tutte le maniere, ma non riesce a superare il muro tirato su da Verona e dal suo portiere, Montipò, in serata magica. 

Quando riesce a farlo... questo è quello che accade.

Al 67' Shomurodov si invola verso la porta, supera il portiere con un pallonetto e accompagna la palla che sta per finire in rete, quando di lato sbuca Faraoni che di mano allontana il pallone, evitando il gol e costringendo Orsato ad espellerlo e ad assegnare un calcio di rigore allo Spezia. Col Verona in 10 e solo un gol da recuperare, per lo Spezia la partita è riaperta. Ma Montipò intuisce l'angolo scelto per la battuta da Nzola e para il tiro, tutt'altro che irresistibile.

Ma con uomo in più e mezz'ora ancora da giocare, lo Spezia non demorde... ma neppure Montipò che compie interventi miracolosi in serie e quando non può arrivare sulla palla, come al 91' ci pensa la traversa, a respingerla. 

Così, l'Hellas Verona continua la sua avventura in Serie A, mentre lo Spezia è condannato di nuovo alla Serie B.