Confermato da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti lo sciopero generale dei trasporti per mercoledì 24 e venerdì 26 luglio.


Lo sciopero di mercoledì interesserà il trasporto pubblico locale, ferroviario, quello di merci e logistica, il trasporto marittimo, le autostrade, i taxi, l'autonoleggio.

Questi gli orari comunicati relativi al trasporto locale nelle principali città: a Milano dalle 18 alle 22, a Torino dalle 18 alle 22, a Genova dalle 11.30 alle 15.30, a Venezia dalle 10 alle 13, a Bologna dalle 11 alle 15, a Firenze dalle 18 alle 22, a Perugia dalle 17:30 alle 21:30, a Roma dalle 12.30 alle 16:30, a Napoli dalle 9 alle 13, a Bari dalle 12.30 alle 16:30, a Palermo dalle 9.30 alle 13.30.

Nel trasporto ferroviario lo sciopero sarà di 8 ore dalle 9.01 alle 17.01.


Lo sciopero di venerdì, di 4 ore, riguarda il trasporto aereo, ad esclusione dei controllori di volo di Enav, e si svolgerà dalle 10 alle 14.


Così ha spiegato le ragioni dei due giorni di sciopero Stefano Malorgio, segretario generale Filt Cgil: "L'Italia si trova in eterna difficoltà, perché manca una politica generale per il settore, il governo non fa scelte.

Sempre più urgente è affrontare il dramma degli infortuni. Sugli incidenti mortali chiediamo un intervento chiaro e preciso: la divisione eccessiva tra competenze non specifiche tra vari soggetti, insomma la frammentazione del settore, è una causa importante degli infortuni.

Va inoltre discusso il tema del diritto di sciopero: Se noi non rispettiamo la legge siamo subito sanzionati, se le aziende violano gli impegni con le organizzazioni dei lavoratori non succede nulla. In generale, occorre aprire una discussione sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali, che consideri il peso e la rappresentatività delle singole sigle.

Per la prima volta nella storia repubblicana il ministero dei Trasporti non ci ha mai incontrato sulle nostre richieste, limitandosi a riunioni sulle singole crisi aziendali. Non c'è mai stato un confronto. Ed è noto che in assenza di confronto vince chi ha il potere lobbistico più forte, questo va sempre a sfavore dei lavoratori.

Il sindacato ha le sue proposte, ma l'esecutivo non le ascolta e quindi le scelte le fanno le aziende. Risultato? L'Italia, un Paese strategico nella logistica, rischia di restare tagliato fuori".


Questa la posizione del ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli: "Ho incontrato le sigle sindacali che hanno proclamato uno sciopero dei trasporti terrestri e marittimi per domani e aereo per venerdì prossimo.

Al tavolo di oggi seguiranno tavoli tematici al mio ministero per dare soluzioni alle tante questioni importanti che preoccupano chi lavora nel settore. I

l diritto allo sciopero è garantito dalla Costituzione, ma ho chiesto alle sigle un gesto di responsabilità rispetto al delicato periodo di esodo estivo in cui ci troviamo e all'indomani del gravissimo attentato che ha bloccato il sistema ferroviario. Dall'altra parte ho ribadito lo sforzo del mio dicastero e del Governo che sta già dando frutti importanti in relazione alle loro istanze.

Voglio solo ricordare le recenti conquiste in tema di tutela del lavoro nell'autotrasporto rispetto al dumping generato dalle aziende di alcuni Paesi europei. Stiamo affrontando un impegno enorme nel far decollare Alitalia senza più spreco di danaro pubblico. E gli esempi potrebbero continuare. Anche sul fronte delle infrastrutture, stiamo sbloccando opere come mai prima e i contratti di programma Anas ed Rfi puntano molto sulla manutenzione che aumenta la qualità della vita di chi viaggia e di chi lavora sulle nostre reti.

Noi ci siamo e ci auguriamo che i sindacati vogliano tener conto delle esigenze di tutti gli italiani in questa importante settimana di fine luglio".


Mercoledì 24 luglio si terranno presidi presso le prefetture delle principali città e a Roma, a piazzale di Porta Pia, davanti la sede del Ministero dei Trasporti, a partire dalle 10, a cui parteciperà anche Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl.