A questo gruppo appartengono tutti i cdd. radical chics, gruppo composto da individui per niente femministi e che ritengono che la donna debba coartatamente essere inquadrata al di fuori del proprio, quantanche piacente, aspetto fisico. Questo gruppo, tragicamente composto sia da donne che da uomini, ed incarnato da figure di spicco della “moralità” piccolo borghese (con la pretesa per nulla mascherata dell’imposizione forzata), come Laura Boldrini, Tiziana Panella, l’ex Onorevole, avvocato Bongiorno, Michelle Hunziker e compagnia bella, è capeggiato da talebane di un’elite-gineceo, che considerano abominevole vedere sui mass media (piccolo schermo in primis), donne, il cui corpo sia maggiormente reso visibile agli occhi  dei “lussuriosi” “perversi” spettatori di genere maschile, tacciati da queste gerarche della morale imposta di crescere potenziali stalker, stupratori e assassini di donne.

A questo p.to, alcuni, spero non troppo numerosi, di voi, si chiederanno come mai io abbia affibbiato a queste esponenti di spicco (prevalentemente del genere femminile, ma ahimè non solo) un tale epiteto (poco lusinghiero).