Alcuni leader dei gruppi politici del Parlamento Europeo hanno chiesto una revisione dell'accordo con la Turchia, concluso nel 2016 per arginare il flusso di migranti e richiedenti asilo in cambio dell'aiuto finanziario dell'UE.
Al fine di smantellare il modello di attività dei trafficanti e offrire ai migranti un'alternativa al mettere a rischio la propria vita, l'Unione Europea e la Turchia decisero di porre fine alla migrazione irregolare dalla Turchia verso l'UE. Per conseguire tale obiettivo concordarono diversi punti di azione comune e l'Unione europea avviò l'erogazione di 3 miliardi di euro.
Oggi c’è una profonda preoccupazione per il deterioramento della situazione umanitaria sia al confine con la Turchia sia nelle isole greche, dove migliaia di richiedenti asilo, molti dei quali minori non accompagnati, sono bloccati. Tuttavia la tragedia non è adeguatamente coperta dai media a causa dall’espansione virulenta del COVID19 in Europa.
La necessità di rispettare la Convenzione di Ginevra, di offrire protezione ai rifugiati, le accuse di violenza da parte della polizia contro le persone che tentano di attraversare il confine e il rischio che i jihadisti possano entrare nel territorio dell'UE sono punti critici da affrontare.
Il 3 marzo 2020 il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha visitato il confine greco-turco, insieme al Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, al Presidente del Consiglio europeo Charles Michel e al primo ministro croato Andrej Plenković, il cui paese detiene la presidenza di turno del Consiglio.
Dopo la visita, il Presidente Sassoli ha dichiarato:
«È importante che tutti e tre i presidenti delle istituzioni europee abbiano viaggiato insieme oggi per vedere la situazione al confine greco-turco. Vorrei ringraziare i cittadini greci per il loro sostegno e dedizione in questo momento. Chiediamo urgentemente alle autorità turche di rispettare l'accordo con l'Unione europea e restiamo aperti al dialogo.Ritornare a Bruxelles senza insistere per un vero cambiamento, significherebbe non aver capito ciò che abbiamo visto oggi. Dobbiamo impegnarci per le migliaia di minori non accompagnati che sono arrivati sulle coste dell'Europa. Abbiamo urgentemente bisogno di una strategia per proteggere loro e il loro futuro. I governi europei devono mostrare molta più generosità e solidarietà con i bambini in condizioni disperate di bisogno.Ciò a cui stiamo assistendo al confine tra Grecia e Turchia mostra più che mai la necessità di una politica migratoria europea comune. Sono molto colpito dal fatto che molti governi europei continuino a ignorarlo. Per il Parlamento europeo, chi arriva in Grecia, in Italia, a Malta o in Spagna, arriva in Europa. Invito i leader europei a lavorare in modo costruttivo con noi affinché si trovi una soluzione per un’equa ridistribuzione delle persone bisognose. Questo è l’unico modo per essere all’altezza dei nostri valori e rendere l’Europa un leader globale nella difesa dei diritti umani».